L’assoluto protagonista dell’ottavo di finale di Coppa Italia è stato l’ex giallorosso Riccardo Saponara che ha trascinato i bianconeri avanti nella competizione.

Una prestazione sontuosa, al cospetto di una delle formazioni più in forma del campionato come la Roma di mister Fonseca. Per i capitolini quella contro i bianconeri liguri sembrava dovesse essere una pura formalità invece si è trasformata in una partita che verrà ricordata negli annali della storia giallorossa, non solo per la clamorosa eliminazione dalla competizione, ma anche per due episodi praticamente unici, la doppia espulsione in meno di un minuto di Mancini prime e del portiere Lopez, l’altro fatto storico è che Roma – Spezia passerà alla storia come la prima partita con sei sostituzioni. Dopo il disastro Diawara ad inizio stagione la panchina dei giallorossi è nuovamente andata nel pallone e ha effettuato un cambio in più del dovuto, fatto che inevitabilmente imporrà l’intervento del giudice sportivo per certificare lo 0-3 a tavolino, che però non cambierà la sostanza dei fatti.

SAPONARA. Quella però dell’Olimpico rimarrà una serata magica anche per l’ex fantasista del Lecce che è tornato ad incantare, ricordando a tutti che possiede quelle qualità per le quali la gente paga il biglietto per andare allo stadio. Due gol di eccellente fattura, il primo con un destro a giro sul secondo palo che non ha dato scampo al portiere, ma è il secondo che, se ci fossero stati i tifosi allo stadio, avrebbe fatto balzare tutti dai seggiolini, Saponara con il suo magico destro infatti ha disegnato un lob perfetto che non ha dato scampo a povero Fuzato, una marcatura che ricorda quella messa a segno, nello stesso stadio da Francesco Totti in un derby contro la Lazio con Peruzzi tra i pali. Finezze che possono appartenere a giocatori dotati di grande ingegno e talento e Saponara è tra questi, chissà che quest’anno le sue prodezze saranno sufficienti per salvare i liguri.