Leandro Rinaudo, attuale responsabile del settore giovanile del Palermo, parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del nuovo arrivato in casa giallorossa, Christian Maggio.
MAGGIO UN VALORE AGGIUNTO. «A dispetto del 39 anni che compirà nei prossimi giorni (giovedi 11 febbraio, ndr), Christian Maggio è in grado di essere, per il Lecce, un valore aggiunto importante. Del resto, nel 2019/2020, con 34 presenze, è stato tra i grandi protagonisti della cavalcata trionfale dalla B alla A del Benevento ed ora proverà a ripetersi con la casacca del complesso salentino».
INSIEME AL NAPOLI. «All’inizio della nostra militanza con la società partenopea Sono stato compagno di stanza di Christian. Pertanto, ho avuto modo di conoscerlo bene e di apprezzarlo. Come persona, oltre che come calciatore. È sempre stato un uomo-squadra. Al Lecce potrà garantire esperienza, personalità, fisicità, carisma e tecnica. Insomma, con il suo ingaggio, il sodalizio salentino ha fatto lievitare la caratura di un organico, che era già di prim’ordine, ben costruito da un direttore sportivo bravo come Corvino e bene allenato da un trainer preparato come Corini».
UNA GRANDE CARRIERRA. «Non ha certo bisogno di presentazioni. Chiunque segua il calcio sa che Christian è stato per anni una colonna inamovibile del Napoli, in serie A ed in Champions League, oltre che della Nazionale. La sua forza, cifra tecnica a parte, è stata sempre la grande esuberanza atletica. Da professionista impeccabile, ha curato costantemente al top il proprio fisico, non solo in allenamento, ma anche nella vita di tutti i giorni. È per questo motivo che, alla soglia dei 39 anni, può permettersi di giocare a certi livelli. Non ho quindi alcun dubbio circa il fatto che il Lecce si sia assicurato le prestazioni di un calciatore di primo piano».
SERIE B DI OGGI. «Tra i cadetti c’è estremo equilibrio. Bastano tre successi di fila per trovarsi in alto o tre pareggi per essere risucchiati. Tutto può ancora accadere. Le chance del Lecce di lottare per il ritorno immediato in massima serie sono intatte. Al momento, l’unico complesso che ha avuto continuità di rendimento ad altissimi livelli è stato l’Empoli che, non a caso, si è un po’ staccato dal gruppone, proseguendo il lavoro per il quale sono state gettate le basi nella scorsa annata. Dal terzetto Monza-Chievo-Salernitana, attestato a quota 35, in giù, sino al Pisa, che di punti ne ha 27, tutti possono ambire ad un posto al sole».
