I giallorossi sembrano aver cambiato marcia e registro nel corso di questo girone di ritorno, mister Corini è stato bravo ad invertire la rotta.
In questo girone di ritorno, al quale mancano ancora delle gare, determinanti per concludersi, i clean sheet sono già quattro e all’appello mancano le sfide contro Vicenza, Cittadella, Monza, Reggina ed Empoli in cui questo bottino può essere ulteriormente arricchito.
FATTORE H. L’equilibrio della fase difensiva è l’aspetto su cui punta uno dei punti di riferimento della rosa del Lecce che può godere di maggiore copertura da parte del resto della squadra in fase di non possesso. Su questo incidono non poco le scelte di Corini soprattutto sull’asse centrale dove Hjulmand e Henderson garantiscono al pacchetto difensivo una maggiore copertura rispetto a quanto fatto da Mancosu e Tachtsidis, sicuramente più abili e più propensi alla costruzione del gioco e della manovra anziché alla copertura e al sacrificio in fase di non possesso.
I NUMERI. In questo momento la difesa del Lecce subisce meno reti rispetto ad inizio campionato. In questo girone di ritorno sono appena sedici le reti incassate, in cui incidono pesantemente le sfide contro Venezia e Brescia, tra le poche formazioni in grado di perforare la retroguardia salentina in due occasioni. Allo stesso punto del calendario, ma nel girone d’andata, alla vigilia della gara con il Vicenza le reti subite erano 19, un dato sul quale pesava molto la gravosa sconfitta interna contro il Pisa e quella in trasferta con il Brescia, entrambe in grado di imporsi per 3-0. Un dato in sensibile miglioramento rispetto alla prima parte della stagione. Nelle ultime cinque sono stati cinque i gol subiti, ora l’obiettivo è quello di migliorare questo dato, se dovesse riuscirci il Lecce avrebbe fatto una buona parte del suo lavoro.