La sconfitta di ieri lascia ancora un sapore amaro, anche alla luce del risultato uscito dall’Arechi, che rinvigorisce nettamente le ambizioni del Monza, prossimo avversario dei giallorossi. C’è però pochissimo tempo per leccarsi le ferite, all’U-Power Stadium serve un’altra partita.

Due sconfitte casalinghe consecutive, pur in uno stadio vuoto che quasi azzera il fattore campo, fanno male se il tuo obiettivo è la promozione diretta, a maggior ragione dopo una grande rincorsa che ha infiammato ancora una volta l’intera piazza. Lecce-Cittadella 1-2, però, non può essere la fotografia del finale di campionato che i supporter desiderano dopo la rimonta. I giallorossi, puniti dai tiri da lontano di D’Urso e Rosafio, hanno avuto la lucidità di andare a riprendere la gara dopo il primo passivo. A seguito del pareggio a firma Coda, però, i giallorossi non hanno trovato il colpo del ko prima del riposo, con Rodriguez in due occasioni e Maggio.

Nella ripresa, la stoccata di Rosafio, su una lettura poco attenta del pacchetto difensivo, ha causato l’ennesimo ribaltone. Ancora una volta, il Lecce ha avuto la forza di creare qualcosa offensivamente, ma con meno intensità rispetto alla prima frazione. La rabbia di Majer si è fermata sul palo esterno, Meccariello ha calibrato male un tiro al volo da ottima posizione e poi poca roba. Neanche i numerosi cambi di Corini hanno cambiato l’inerzia di una gara chiusa poi da Proia, a sancire il permanere dell’imbattibilità del Cittadella al Via del Mare.

Appurata la vittoria del Monza a Salerno, poi, bisogna sì acquisire degli insegnamenti veloci per giocarsi al massimo il tutto per tutto di questa settimana. Martedì, il Lecce, a +3 sui brianzoli, arriverà con un diverso stato d’animo, ma già da oggi le scorie della sconfitta subita contro il Cittadella devono far parte del passato. Solo con la fluidità di gioco vista in primavera i giallorossi potranno spingersi ancora verso il raggiungimento dell’obiettivo finale della promozione diretta. Le forze fisiche saranno sempre meno per tutte le squadre, al netto del fisiologico vantaggio di chi, come il Monza, dispone di una rosa lunga, ma una mente sgombra da pensieri negativi potrà fare la differenza nel crocevia della stagione.