L’ex attaccante giallorosso Cristiano Lucarelli parla a La Gazzetta del Mezzogiorno (intervista di Antonio Calò) del momento attuale che sta vivendo il Lecce anche alla luce dei play-off.
ANEDDOTO SU CODA. «Nel 2009/2010 militavo con il Livorno, in A. In precampionato affrontammo in amichevole la Cremonese, che si preparava a disputare la C. Perdemmo per 4-0. Le quattro reti dei grigiorossi furono firmate tutte dal bomber di Cava de’ Tirreni, che all’epoca non si era ancora affermato e che aveva 21 anni. Mi colpì moltissimo. A fine match parlai con Spinelli, il mio presidente e gli consigliai di ingaggiarlo o di farlo seguire, in quanto avevo avuto l’impressione che avesse tutte le carte in regola per diventare il mio erede in maglia amaranto. Non se ne fece nulla, ma non mi sbagliavo circa le sue qualità. In B, Coda fa la differenza e mi meraviglio che non abbia ancora sfondato in massima serie perché ritengo che abbia i numeri per riuscirci».
CARATTERISTICHE. «Non è solo il classico finalizzatore della manovra del collettivo. Lui, infatti, pur essendo abilissimo a sfruttare il lavoro che la squadra svolge in fase offensiva, i gol sa anche costruirseli con una propria giocata, destreggiandosi in area di rigore. Questa è una dote molto importante per una punta. Per l’undici salentino, Coda potrebbe rivelarsi fondamentale nei play off, fermo restando che decisiva è sempre la squadra nel suo complesso».
VINCERE I PLAY-OFF? «Ha le professionalità giuste per riuscirci. Corvino è uno dei migliori direttori sportivi della storia del calcio. Il gruppo dirigente, con in testa il presidente Sticchi Damiani, è solido e competente, oltre che appassionato. Corini è un allenatore preparato. Insieme, sapranno rigenerare il gruppo in vista dell’assalto alla massima serie da portare attraverso i playoff, che naturalmente non saranno certo facili».
NESSUN PRONOSTICO. «Chi merita di cimentarsi negli spareggi ha senza dubbio qualità di rilievo e questo vale per tutti i team anche se qualcuno potrà contare su piccoli vantaggi che, però, non saranno necessariamente determinanti. Il Lecce dovrà limitarsi a pensare ad ogni singolo incontro, mettendoci sempre temperamento, cuore, tecnica e tattica».
MALE LA FASE DI NON POSSESSO. «Quando si ha sempre un atteggiamento propositivo come fa il Lecce, impostando la manovra costantemente dal basso ci sta di incassare più gol. Ora, però, bisognerà avere la consapevolezza che ogni errore rischierà di essere decisivo in negativo ed occorrerà quindi raddoppiare l’attenzione, alzando al top la soglia della concentrazione».
L’anno prossimo forse
Lucarelli che tempi meravigliosi. La fase di non possesso il limite più grande di questa squadra. Coda da solo non basta.
Lucarelli per me è un grande allenatore
Lucarelli non si smentisce grande calciatore, ottimo allenatore e straordinario uomo di carattere
Grande Lucarelli sempre analisi precise, serve concentrazione e rabbia