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Corini-Lecce: fine della corsa. Non continuità e poche alternative fatali dopo idee e valorizzazioni

Con un fulmine a ciel sereno, a due giorni dall’eliminazione nei playoff per la Serie A, si conclude l’esperienza al Lecce di Eugenio Corini. La decisione della società è arrivata subito.

Nel giudicare l’operato del tecnico di Bagnolo Mella, lo abbiamo spesso ripetuto in altri commenti, non si può prescindere dalle criticità che hanno caratterizzato la stagione 2020/2021, la prima dopo il lockdown, sia a livello generale sia nello specifico esaminando la situazione del Lecce. I giallorossi hanno disegnato un nuovo ciclo basandosi su Pantaleo Corvino e la chiamata di Corini è giunta dopo un altro ribaltone, accaduto nel pomeriggio del 19 agosto, quando si è interrotto il rapporto con Liverani. Il bresciano, subentrato, ha preparato in fretta la nuova stagione, riuscendo in alcuni aspetti.

Al netto dell’inversione di rotta dopo il progetto iniziale, condiviso con la direzione tecnica, verso un 4-3-3 con l’imprevedibilità di Falco e Liskowski sui lati, Corini ha costruito il Lecce con il 4-3-1-2. Al di là del modulo, il cui significato oggi lascia il tempo che trova, si è visto un Lecce con idee di gioco offensive abbastanza intense. Pressing alto, punte mobili, giropalla continuo alla ricerca del varco giusto è risultato vincente in un bel po’ di gare e Coda, bomber sì ma di manovra e con un importante contributo di assist, ha segnato grappoli di gol, guadagnandosi alla fine la palma di capocannoniere.

Corini ha plasmato la sua creatura partendo dall’attuazione delle idee offensive, mettendo in secondo piano la tenuta del pacchetto arretrato, orfano di un Dermaku che sarebbe potuto essere l’uomo in più rispetto alla coppia Lucioni-Meccariello, confermata anche nella seconda parte dopo l’arrivo di Pisacane.

A dicembre qualcosa si è però bloccato e il Lecce non è riuscito a rialzarsi dopo tre partite, pareggiate con Frosinone, Venezia e Salernitana, dove la produzione non è mancata. La perdita di qualche certezza, mista al contraccolpo subito e, soprattutto, acuita dall’assenza fisica di Eugenio Corini causa Covid, ha fatto perdere la bussola alla squadra. Dopo le sconfitte con Pisa e SPAL sono state cinque le gare senza vincere, troppe per una compagine che ambisce alla A diretta. Alla fine del girone d’andata, il Lecce ha chiuso settimo a 30 punti, ma non lontanissimo dal treno promozione. Ci sono state vittorie di tecnica e carattere (Reggina e Vicenza), rimonte dove si palesava il valore della rosa (Empoli), ma anche occasioni perse (Brescia).

Dopo le due vittorie con Cremonese e Cosenza, il Lecce ha sprecato l’occasione di anticipare lo scatto pareggiando con Pescara ed Entella. Due gare dallo stesso esito ma con situazioni diverse ascrivibili all’allenatore: più timido e sparagnino il Lecce dell’Adriatico, incapace di capitalizzare tante occasioni invece contro i liguri. Dallo 0-4 in casa della Reggiana è iniziata la serie record di vittorie, che fa entrare Corini nella storia del Lecce e che ha conosciuto il capitolo finale nello 0-1 di Pasquetta a casa del Pisa, in una gara in cui si sono iniziati a intravedere dei vistosi cali rispetto alle vittorie precedenti.

Uno dei fattori, sul quale si potrebbe muovere qualche critica, è il continuo e incondizionato impiego degli stessi effettivi. E’ vero che squadra che vince non si cambia ma in un mese caratterizzato da sei gare va detto che bisognava (era possibile?) trovare delle alternative, soprattutto in caselle fisicamente dispendiose come il terzino destro (Maggio stachanovista) e le mezzali Majer e Björkengren spremute sino all’ultimo. Nominando lo svedese, dall’altra parte, si deve evidenziare il merito di Corini nel fare esaltare le abilità dei giovani. Lo svedese è cresciuto alla lunga al contrario di Hjulmand, jolly pescato dal mercato invernale. Acquisti “di fatto” sono stati Gallo, lanciato in corsa, e Rodriguez, i cui giri del motore sono aumentati dopo la lunga assenza per Covid.

Sommariamente, fino alla sospensione del campionato, i risultati sono stati impeccabili. Alla partenza lenta è seguito il riscatto, spinto dalla quadratura giusta e dalla costanza di rendimento in occasione della serie record di 6 gare (11 senza perdere). Prima dello stop, il Lecce aveva arraffato il successo in casa del Vicenza dopo il brutto segnale fatto vedere in casa con la SPAL, l’unica squadra contro cui i giallorossi hanno fatto 0 punti. Tra il 1 e il 4 maggio, date di Lecce-Cittadella 1-3 e Monza-Lecce 1-0, il castello è crollato nonostante la presenza di trame di gioco, non accompagnate però da gol e punti. A freddo si può dire che si è pagata sia la rimonta prorompente senza molti cambi, sia l’avvio ad handicap. Al tecnico si può discutere il non aver trovato il bandolo della matassa in una situazione sì di appannamento perdurata molto nelle fasi clou del torneo. La “crescita delle fondamenta” bloccata si potrebbe tradurre anche nel seguente modo: il Lecce ha dimostrato di saper recitare bene uno spartito, ma alla lunga, mancato quell’approccio e quel modo di lavorare, non si è trovato più un modo per migliorare su altri aspetti.

Concludiamo l’analisi con l’approccio comunicazionale scelto dal mister. Corini si è avvicinato al mondo Lecce con umiltà e lavoro costante, l’assenza del pubblico al Via del Mare gli ha impedito di godere appieno di uno dei benefici che la piazza, soprattutto al giorno d’oggi, riesce a dare. Rispetto al passato il registro è decisamente cambiato: zero croce buttata addosso ai giocatori e tanta coesione con il gruppo ribadita a ogni appuntamento indipendentemente dal risultato, anche in prestazioni in cui la squadra non si era posta all’altezza dell’appuntamento. I numeri nel gioco del calcio non sono tutto, ma quel finale così, sicuramente figlio di molte ragioni che abbiamo descritto, è stato troppo cocente per pensare di andare avanti, nonostante l’augurio che il tecnico ha palesemente detto dopo l’1-1 col Venezia.

E’ difficile dire se la decisione sia stata giusta o sbagliata, è oggettivo che a un certo punto il giocattolo-Lecce, costruito sul progetto triennale ma deteriorato dall’aver perso una possibilità di fare “level up” anticipatamente, si sia inceppato. Possiamo dire che per farlo ripartire le soluzioni a disposizione erano tre, gettare via tutto e comprarne un altro, cambiarne dei pezzi anche importanti o dargli del tempo per riaccendersi. Il club ha scelto la seconda. 

 

 

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Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa

Corvino se era un progetto triennale .perché hai esonerato visto che con il materiale che hai messo a disposizione. Non era il massimo su 3.4 acquisti boni ne hai sbagliati 8.9. Corini e stato bravo. Chissà cosa è successo dietro le quinte ..corvino prendite anche tu le tue colpe. E non. Scaricarle addosso agli altri

Antonio
Antonio
2 anni fa

Grazie mister, in questa stagione ti salvi solo tu. Ti auguro di avere le tue soddisfazioni in una società più seria di questa che ci sta portando in C nonostante tutti i vantaggi di cui ha goduto e l’appoggio (fino ad ora) incondizionato di noi stupidi tifosi.

Ernesto
Ernesto
2 anni fa
Reply to  Antonio

Comunque penso che anche in c tiferai Lecce,o no?

Antonio
Antonio
2 anni fa
Reply to  Ernesto

Dipende dalla società che subentra

RDN
RDN
2 anni fa
Reply to  Antonio

Venduto mercenario

Giuseppe
Giuseppe
2 anni fa
Reply to  Antonio

Bravo Antonio sono d accordo. Corini ottimo mister e persona x bene ha fatto più di quello che poteva con l organico messo a disposizione da corvino con la sua nota esterofilia e le sue scommesse

Franz
Franz
2 anni fa

Credo che la decisione di questo esonero sia giusta ma ripeto il Genio non ha tutte le colpe…a buon intenditor…

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa

Resto dell’idea che per me era il profilo migliore. Ho già commentato quali sono stati i grandi problemi che ha dovuto affrontare nell’arco di tutta la stagione appena conclusa ( tra mal di pancia,molti infortuni,orrori arbitrali ed ora ci metto anche il poco sostegno societario). Sono e sarò sempre dalla parte della Società che ci ha fatto rivivere finalmente i fasti che la ns squadra merita ( pensando che città e squadre più blasonate di noi languono in c prima su tutte il Palermo) ma questa volta c’è una punta di critica anche per loro. Lo scorso anno l’unico a pagare è stato Meluso liquidato come un criminale,è che quest’anno si è presa una grande rivincita alla faccia nostra con tanti calciatori che erano con noi,è che con noi hanno fallito miseramente.
Altro tema è capire cosa vuole fare De Picciotto che ad ogni intervista parla come se noi fossimo dei poveracci a cui ci concede l’elemosina per sopravvivere, vede una sola partita di campionato (in casa persa contro il Pisa 0 3) e si permette di dare del pezzente.
A prescindere da chi sarà il prossimo timoniere (spero in Maran,Nicola un sogno sarebbe Semplici o Gotti) li consiglio di fare chiarezza tra loro auspicandomi l’ennesimo miracolo in sede di calciomercato del ns UNICO TOP PLAYER che risponde al nome del grande Peu Corvino.

Armando
Armando
2 anni fa

Si…. prendiamo baroni che ha 3esoneri in 5stagioni

Curva giallorossa
Curva giallorossa
2 anni fa

Sulla persona nulla da dire, purtroppo il campo ha detto altro e i risultati assolutamente disarmanti.
Nessuna decisione avventata ma l’unica giusta .
Peccato non averlo fatto prima…
Chissà……. Il Verona due anni fa’ sostituì Grosso nel finale prima dei play-off e raggiunse la promozione ….
Dunque…..?

Bar BIGGI
Bar BIGGI
2 anni fa

Contratto di tre anni , cio significava progetto e crescita,, tutto cio decade dopo una partita dove la sorte era contraria e a determinare un fallimento. RIGORE a parte partita giocata ottimamente e ancora una volta la fortuna ci gira le spalle,,, un RIGORE SUBITO E UNO SBAGLIATO. QUESTO IL RIASSUNTO DI UN INTERO CAMPIONATO,,, PUNTI PERSI AL 95 ESIMO,,FOTOCOPIA DELL ANNO PRECEDENTE,, INSOMMA SENZA LU CULU NU SE VAE DA NISCIUNA PARTE

Francesco
Francesco
2 anni fa
Reply to  Bar BIGGI

Tutte scuse…. quale sorte, sfortuna, arbitri contro,…il Lecce ha smesso di giocare da 7 partite ed in altre prima ha fatto la stessa cosa…vedi sconfitte in casa a dir poco imbarazzanti…evidentemente Corini non aveva creato il clima giusto e non aveva la stima e la fiducia dei giocatori…questione di carattere e carisma… altre squadre a fine partita andavano in cerchio ad abbracciarsi con il mister..la nostra neanche uno sguardo….non si è mai formato un gruppo e senza coesione non vai da nessuna parte…è proprio in questo che è mancato l’allenatore…

Antonio Arnesano
Antonio Arnesano
2 anni fa
Reply to  Francesco

Hai ragione Francesco..non ci ho mai fatto caso..ora che ci penso, in tanti gol quest’anno NESSUNO e’ mai andato ad abbracciare Corini, neanche Rodriguez che ha un cuore grande..in uno degli ultimi suoi gol ha abbracciato Dermaku..Henderson e’ andato da uno dello staff tecnico..Coda ha fatto al massimo.il.balletto.con Gallo..ma Corini non se lo e’ mai filato nessuno..anche una volta Meccariello, che di certo non e’ un ragazzo che non sappia stare al suo posto, si fece scappare in un’intervista, che era il mister che voleva sempre la costruzione dal basso, facendo.intendere che la squadra non gradisse..credo, ma non posso dirlo certo io, che con Corini non sia mai scattato il feeling giusto con i giocatori..ma questo, se e’ vero, saktera’ fuori nei prossimo giorni..

papas
papas
2 anni fa

Corini non ha tutte le colpe! Persona per bene e garbata … credo qualcosa sia fosse rotta nello spogliatoio, causa mal di pancia da parte di alcuni giocatori che giocavano poco, ma chi entrava in campo al loro posto a volte era stanco o svogliato … Chissà! GRAZIE MISTER, con un po’ più di fortuna e meno regali alla Lotitiana, ce l’avremmo fatta lo stesso! PAZIENZA

paolo
paolo
2 anni fa
Reply to  papas

Sono d’accordo Papas

David
David
2 anni fa
Reply to  papas

Il campionato era quasi vinto da secondo.Ma la non unione ha fatto il disastro

Carlo
Carlo
2 anni fa

Analisi perfetta

Maurizio61
Maurizio61
2 anni fa

Serse COSMI.. A VITA…?❤?❤?❤

Direttore1982
Direttore1982
2 anni fa
Reply to  Maurizio61

Serse è un grande per pensare ad una salvezza in serie A ma non lo vedo come uomo promozione cioè uno che propone e impone gioco.. meglio un Andreazzoli o una scommessa Calabro???

Giggi Surge
Giggi Surge
2 anni fa

Corini finalmente sei libero di andare ad allenare il bari. Grande Presidente! Era ora di mandarlo via.

Vitantonio
Vitantonio
2 anni fa

È certamente il cambio in panchina più discutibile degli ultimi anni, per le qualità umane e tecniche di Eugenio Corini. Spero si abbiano le idee chiare e si punti almeno su un allenatore del calibro di Eugenio, al quale non sono certamente da imputare molti, moltissimi punti persi per grossolani errori individuali dei calciatori e clamorosi “danni arrecati” dagli arbitri che, come lo scorso anno, hanno falsato l’esito del campionato.

Giggi Surge
Giggi Surge
2 anni fa
Reply to  Vitantonio

È stato capace di far giocare a ripetizione zuta, stepiski, mancosu, paganini, lucioni e meccariello. E noi che volevamo andare pure in A scommetto, ma dai.

Giggi Surge
Giggi Surge
2 anni fa
Reply to  Giggi Surge

E tachsidis pure. Lo avevo dimenticato.

paolo
paolo
2 anni fa
Reply to  Giggi Surge

Ne hai nominato 7 , un terzo dei calciatori messi a disposizione, insieme ad altri veramente mediocri come Nikolov, Dermaku, Pisacane, andiamo avanti?
Gabriele nella sua bella analisi ha esaurientemente enunciato tutti i problemi ( e sono stati tanti) incontrati da Corini e non è stato facile, in quel contesto, operare in tranquillità e continuità.
Il problema, secondo me, è stato lo spogliatoio che nelle iltime6-7 partite gli ha remato contro.

Francesco
Francesco
2 anni fa
Reply to  Vitantonio

Le qualità umane non si discutono ma il “disastro” finale è sotto gli occhi di tutti… squadra stanca, svogliata, priva di idee ed intensità….posso capire il calo di un giocatore ma non di tutta la squadra…il primo tempo a Venezia è terminato con 10 calci d’angolo ad 1…se un allenatore non riesce a caricare la squadra nel modo giusto è giusto che lasci il posto…e poi scusate ma con quello che guadagna e con la rosa a disposizione non puoi fallire in questo modo…brava la Società nel prendere atto che era il caso di cambiare…altro giro e nuovi stimoli…7 gare così deludenti hanno nauseato tutta la tifoseria leccese che non meritava questo scempio…ora pronti a ripartire!!! E sempre Forza Lecce!!!

Gix
Gix
2 anni fa
Reply to  Vitantonio

Peggior allenatore della serie b…tutte le altre squadre viste al via del mare sembravano il Barcellona o il Real Madrid…in 40 partite nn si è visto uno straccio di gioco…l unico errore del presidente è stato quello di nn averlo cacciato a gennaio.

paolo
paolo
2 anni fa
Reply to  Vitantonio

E allora perché l’ hanno esonerato e subito?
Il fatto è che, come nella vita, chi ha potere comanda .

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