L’ex calciatore di Torino e Palermo ha lanciato il centrocampista dell’Atalanta, stasera farà il tifo per lui
“Da allenatore iniziai nel settore giovanile del Toro. La prima esperienza tra i grandi alla guida del Monza in C2. Pessina? Aveva 16 anni quando lo aggregai alla prima squadra. Di lui mi colpirono l’educazione e il rispetto. E la sua grande intelligenza. Ancora oggi lo sento e gli ricordo di quando lo definivo affettuosamente un giovane vecchio, era un ragazzino ma in campo sembrava un veterano. Dopo 2 anni andai a Lecce, sempre in C. L’ho voluto fortemente con me”. Intervistato da ‘La Repubblica’ Antonino Asta parla di Matteo Pessina, annunciato protagonista della Finale tra Italia e Inghilterra, in programma questa sera (ore 21) al ‘Wembley Stadium’ di Londra.
Anni bui… non ce ne importa nulla! Cosa vuole, una medaglia?
Quando lo vidi a Lecce dissi sto ragazzo farà tranquillamente strada e sarà un nazionale.
Solo quel cieco di Braglia, incapace di riconoscere buon calcio e talento da 2 cm. di distanza, lo ha sbattuto in panca finché l’allora Milan lo richiamò a casa dal prestito.
Che pessimo allenatore, capace solo quando ha una squadra totalmente superiore alle altre. pessimo.
È sempre stato un caprone.
La penso come te, ed aggiungo che le stesse cose le pensavo di Riccardi solo che poi ha avuto quel brutto infortunio che ne ha compromesso il campionato, e non capisco com’è che ancora non viene considerato. Spero che Baroni lo rivaluti.