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Da promessa di Roma e Under 21 alla mancata consacrazione. Calabresi a Lecce per tornare grande

Il neo difensore giallorosso, che fa della duttilità e completezza difensiva la sua arma migliore, viene da un inizio carriera sotto le grandissime aspettative ed ha voglia di rifarsi.

Dopo tante giovani scommesse, Pantaleo Corvino ha deciso di puntare per la difesa del Lecce anche su un elemento che ha perso il primo treno per diventare grande, ma che ora ha tutta la voglia di costruirsene uno nuovo. Arturo Calabresi così giovane non lo è più, avviandosi con i suoi 25 anni al pieno della maturità sportiva. Tuttavia solo fino a qualche anno fa veniva considerato tra i giovani difensori più promettenti del calcio italiano, ed arriva nel Salento per riscattarsi dopo quelle promesse non pienamente mantenute.

CON L’ARTE NEL SANGUE. Arturo Calabresi nasce a Roma il 17 marzo del 1996, figlio di Paolo e Anna. Lei consulente artistica, lui attore e show-man televisivo famoso per far parte del casta del programma di Italia 1 Le Iene e, soprattutto, per aver interpretato il ruolo di Augusto Biascica nella serie Boris. E proprio in quest’ultima fa il suo esordio sugli schermi un 13enne Arturo, che recita nei panni del figlio di Biascica, nonché giovane tifoso romanista in attesa di un incontro nientepocodimeno che con Francesco Totti. Per lui sarà la più classica delle comparsate: nel suo futuro c’è il pallone.

TRIGORIA. Nella Capitale Calabresi cresce come uomo e come calciatore, arrivando sedicenne nelle giovanili della Roma, squadra di cui è tifoso. Ci mette pochissimo a prendersi la palma di giovane giallorosso quantomeno tra i più interessanti. Capitano della Primavera, ci gioca fino al 2015 mettendosi in mostra al centro della difesa e guadagnandosi le attenzioni delle selezioni azzurre: è titolare in Under 17, 18 e 19, partecipando anche a Mondiali ed Europei di categoria.

ESORDI CADETTI. Il salto tra i big è sfiorato con una serie di convocazioni tra precampionato e stagione romanista, ma avviene in via ufficiale qualche chilometro più a nord, in Toscana a Livorno. E’ il 2015 e all’Ardenza viene proposto per lo più come terzino destro, non riuscendo ad imporsi. Così a gennaio le strade già si separano, ma alla porta della Roma c’è già un Brescia che punta a rimontare e tentare i playoff per la Serie A. Per Calabresi c’è una maglia da titolare al centro, dove è più a suo agio e si giostra bene. A fine stagione saranno 24 presenze, 2 reti (una per squadra) ed il rinnovo del prestito, oltre che gli esordi con le maglie di Under 20 ed Under 21 dell’Italia. Ancora da protagonista, come la stagione seguente, in cui con 30 presenza tra centro e fasce risulta tra i migliori giovani di B nonostante il 14esimo posto del Brescia.

MINI STOP. Le Rondinelle pagano il costo del riscatto, ma la Roma crede ancora in calabresi ed opta per il controriscatto immediato. Questo lascerebbe presuppore, finalmente, la grande opportunità all’ombra del Cupolone, anche favorito dall’arrivo di Eusebio Di Francesco, uno che sui giovani ha sempre puntato. E invece no. Arriva un nuovo prestito in B, sempre con diritto di riscatto e controriscatto, all’ambizioso Spezia. Dove però non trova spazio, tanto da riuscire a giocare appena due gare. A gennaio nuovo addio e primo salto al sud, con il neopromosso Foggia. In rossonero si rilancia, trova nel finale di torneo il giusto spazio giocando per intero gli ultimi 9 incontri e salutando i rossoneri con ottime prestazioni.

APPRODO IN A. Le quali vengono ignorate dalla Roma ma non dal Bologna, che spende 200mila euro e se lo porta al Dall’Ara a titolo definitivo. Per Arturo è giunto il momento dell’esordio in Serie A, che avviene il 23 settembre 2018 da centrale proprio contro la Roma, battuta in casa 2-0. Calabresi si prende così la maglia da titolare rossoblù che, tra centro e corsia destra (ed un gol al Torino), mollerà solo a inizio febbraio, quando i felsinei accelerano per centrare la salvezza.

EUROPEO. Nonostante una seconda metà di annata da sparring partner Di Biagio gli dà fiducia per l’Europeo Under 21 in cui l’Italia padrona di casa è la favorita. E’ titolare come terzino destro nell’esordio vincente con la Spagna, battuta 3-1 proprio a Bologna. Il tecnico lo lascia in panchina invece nel secondo match, perso 0-1 con la Polonia, per poi ridargli la corsia destra con il Belgio. Arriva un altro successo 3-1, ma agli azzurrini non basta per arrivare in semifinale e staccare il pass olimpico.

IN FRANCIA. Nonostante il buon Europeo disputato, il Bologna per lui non ha in serbo la conferma come titolare o, almeno, come prima riserva dietro. In Calabresi crede invece l’Amiens, Ligue 1 francese, che lo chiede ed ottiene in prestito. Inizialmente impiegato da centrale, al seconde gettone si prende la fascia destra che non molla più, fin quando il Covid non decide che per la A d’Oltralpe è il tempo di serrare le fila con 10 gare ancora in calendario. Per i bianconeri è beffa retrocessione. Per Calabresi la magra consolazione di essersi affermato con continuità come terzino destro, giocando 21 match conditi da un gol ed un assist.

SPETTATORE E RILANCIO. Fa ritorno in Emilia, ma non è nei piani del club ed arrivano solo 19 minuti nel finale del 2-2 in casa Udinese. A gennaio fa le valigie ed arriva, sempre in prestito, al Cagliari. Si parla di un Calabresi pronto a soffiare la fascia a Zappa, ma in realtà non c’è storia (complice il cambio di modulo e l’allargamento dell’incontenibile Nandez). Per il classe 1996 saranno appena 12 i minuti all’attivo in due differenti match. Di ritorno ancora una volta a Bologna, a farsi avanti per lui è il Lecce che, dopo averlo cercato già nell’estate precedente, riesce a portarselo via a titolo definitivo dandogli una nuova chance per dimostra, si spera stavolta appieno, il proprio valore tecnico.

SKILL. Fisico statuario ma al contempo adatto alla corsa (ben 186 centrimetri ma “solo” 75 chili), Calabresi ha tutto ciò che di atletico serve ad un terzino per fare bene le due fasi, e nel caso adattarsi anche al centro. Abilissimo in marcatura, può certamente migliorare in insidiosità offensiva, anche se il piede è educato soprattutto in fase di impostazione. Il Lecce lo ha annunciato come nuovo terzino destro, ne consegue che le sue abilità in marcatura daranno man forte alla difesa, mente in avanti dovrà fare meglio per conferire alternative importanti alla manovra offensiva.

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Franz
Franz
2 anni fa

Fara bene sicuramente la stoffa c’è.🙋🏻‍♂️💛❤

Massimo
Massimo
2 anni fa

FORZA LECCE.A

Giorgio
Giorgio
2 anni fa

Baroni, che da calciatore arrivò a Lecce dopo varie delusioni e con la cura Mazzone fece bene e vinse uno scudetto con Maradona, saprà come rivalutarlo.

Direttore1982
Direttore1982
2 anni fa

Lui e Somma erano due giovani promesse della Roma e under 21 che si sono un pò persi soprattutto il secondo.. cmq è un ottimo difensore sia da centrale che terzino dx ..

Antonio 96
Antonio 96
2 anni fa

È intelligente da parte del club, in assenza di grandissime risorse, operare su profili del genere dalle indiscutibili qualità non espresse

Salvatore
Salvatore
2 anni fa

Bella presentazione

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