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Corvino: “Con Trinchera cresceremo. L’anno scorso? Dico la mia, la squadra era ‘scoppiata’, la società…”

Il direttore tecnico Pantaleo Corvino, intervenuto durante la presentazione del direttore sportivo Stefano Trinchera, ha introdotto la scelta operata in sinergia con la società ed è tornato su alcuni aspetti dello scorso campionato.

INTRODUZIONE. “Tutto ciò che si fa è sicuramente replicabile, ognuno ha una visione di come fare le cose. Noi diciamo le cose che facciamo, ciò ci contraddistingue. Io, come responsabile, non mi sono mai esentato dal menzionare e mettere in rilievo obiettivi e risultati, elencati. Dall’altra parte, quando un responsabile come me lavora sempre obiettivi e risultati deve avere il coraggio e la forza di portarli avanti per la sua strada, che l’ha sempre contraddistinto. Le altre strade sono da guardare ma non bisogna perdere la propria”

OBIETTIVI. “Le altre strade vanno guardate con una visione completa ma bisogna restare sempre per la propria. Da quando sono tornato qui non mi sono esentato a dare obiettivi: chi è che non lavora per obiettivi? Prima di essere criticati però bisogna avere una visione completa. Faccio un’introduzione perché io sono un responsabile che ha lavorato sempre per obiettivi indipendentemente dal budget. Indipendentemente dal budget mi sono dato sempre un obiettivo. Ho elencato gli obiettivi quando sono arrivato a Lecce, il primario è la crescita del club, e ho detto anche che il mio sforzo sarà finalizzato a riportare questo territorio dove merita, con qualsiasi budget e con qualsiasi situazione. Guai a non farlo”.

MODELLO. “Io per raggiugere obiettivi e risultati mi avvalgo di un modello. Non impongo mai i modelli in un club che ha la sua cultura, delineata dalla proprietà. Quando accetto di lavorare per un club come responsabile, però, dico che ho un modello che contempla una certa organizzazione con un certo organigramma. Ogni uomo ha una responsabilità a cui si deve attenere. Cerco di migliorare sempre settore giovanile, strutture, attrezzature. Quando una proprietà mi accetta per il mio modello, fermo restando che devo restare dentro al budget, propongo poi gli uomini nella mia area. Tengo conto di fare scelte che possano essere sempre accettate. A volte ci riesco, a volte no. Non posso essere integralista in questo”.

SCELTA. “Mi affianco di un direttore sportivo: fa parte del modello che vede un responsabile per ogni area. Ognuno si sceglie a sua volta dei direttori responsabili per quello che poi il direttore generale chiede di fare. Sono stato il primo a chiedere di essere affiancato da un ds. Passo per accentratore quando invece sono il contrario. Lo dimostrano i fatti, sono stato l’unico in Italia ad avvalermi di un direttore, a volte sono andato a trovarlo oltre i confini. Oggi, dopo un anno dove ho voluto e dovuto aspettare, ho trovato la persona giusta per supportare me e la società al fine di raggiungere obiettivi e risultati che ci prefiggiamo. Come lo ho fatto per le strutture e le attrezzature, in sintonia col presidente, l’ho fatto per quest’altra area. Se si arriva in cima ad una montagna, il Lecce non arriverà con i pantaloncini corti. Servono le condizioni per far crescere un club: strutture, patrimonializzazione di calciatori, settore giovanile che possa rinverdire la storia del club e far splendere il club e non prendere i prestiti e lavorare per gli altri”.

MIGLIORAMENTI. “E’ passato un anno dal mio arrivo. Siamo preposti al giudizio in base a quello che facciamo. Aiuterò questo club con la mia esperienza, non dico capacità lo lascio dire agli altri. E’ a vista di tutti il miglioramento nelle attrezzature sanitarie, nella palestra, un campo in più. Tutto questo con sforzi fatti dalla società per crescere. Abbiamo parlato del settore giovanile e lo abbiamo riportato in A/1, con un patrimonio nostro”. 

IL FINALE DELLO SCORSO CAMPIONATO. “Non avevamo sbandierato l’andare in Serie A ma molti ancora mi chiedono e ci chiedono, con una mentalità insana come se la colpa fosse nostra a non aver voluto la massima serie. Per nove mesi, da soli, abbiamo lavorato alla grande per creare il motore di una squadra che a quattro giornate dalla fine era a 6 punti di distacco. Il motore c’era. ‘Direttore la società non ha detto cosa è successo’, mi dicono. Questa società ha dato motore e lubrificante a quella macchina. Senza motore non saremmo arrivati lì a 5 punti dalla Salernitana e 6 dal Monza. ‘Perchè non dite cosa è successo’, continuano. Io posso dire la mia: può essere che la squadra sia arrivata scoppiata, sgonfiata, per usare un termine semplice. Non è colpa della società se la squadra perde un vantaggio nelle ultime gare”. 

TRENO. “Il presidente ha dato a disposizione un premio importante da mettere per la promozione. A poco dalla fine di Lecce-Venezia c’era un rigore importante: chi lo ha sbagliato, la società? Non esiste il ‘non si vuole andare in Serie A’, solo menti insane dicono questo, c’erano 50 milioni a disposizione per lavorare e ora invece ce ne sono solo 8. Nessuno ci può rimproverare l’obiettivo, noi non l’abbiamo sbandierato. I nostri obiettivi li abbiamo raggiunti. Si può fare di più? Meglio. Tutti possono fare meglio, si può vincere la Champions ma si può fare meglio se la si vince con 1 miliardo di debiti. Ci potete rimproverare tutto, ma non la nostra chiarezza”.

 

 

 

 

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Toty
Toty
2 anni fa

Direttore e presidente. Perché date conto a quello che dicono alcuni “tifosi” ignoranti???
Lasciate perdere alcuni commenti perché non meritano neanche di essere pubblicati.. Continuate x la vostra strada e grazie x farci divertire, soffrire, e sognare ogni anno

Marco
Marco
2 anni fa

Rispetto per chi lavora e si dà da fare. Ai fancalcisti consiglio di fare l’uncinetto con la loro ignoranza (None quiddhra de scola, quiddhra te vita.

Vitantonio
Vitantonio
2 anni fa
Reply to  Marco

Illumina il nostro percorso…

Francesco
Francesco
2 anni fa

La capu tieni scoppiata

Franco De Luca
Franco De Luca
2 anni fa

Era logico dire che la squadra era scoppiata, bisognava trovare il capro espiatorio per la mancata promozione e dare la colpa a qualcuno, guarda caso a Corini che non c’è più. Siete ridicoli.

Vitantonio
Vitantonio
2 anni fa

E dopo un anno arriva trinchera? Si poteva continuare senza!

Ernesto
Ernesto
2 anni fa
Reply to  Vitantonio

Ti potevi candidare tu come aiuto ds

Ernesto
Ernesto
2 anni fa

Possibile,che nessuno della dirigenza si sia accorto che le energie erano arrivate agli sgoccioli,è quindi utilizzare qualche turnover in più? mmmmah

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