Nel corso dell’odierna conferenza stampa di fine calciomercato, il presidente Saverio Sticchi Damiani è tornato a parlare della battaglia legale scoppiata dopo le inadempienze economiche della Stella Rossa Belgrado seguite al tesseramento dell’ex giallorosso Filippo Falco.
Il Lecce attende una cifra superiore al milione di euro dalla Stella Rossa. Il trasferimento in Serbia di Falco, seguito a una serie di screzi tra il calciatore e il club giallorosso, ha originato una battaglia legale, nata dal mancato versamento pervenuto nelle casse di via Costadura. Sticchi Damiani esamina la questione-Falco: “E’ stato uno dei casi spinosi. Il calciatore aveva ambizioni e, nel contempo, invitava il club a non avere pretese economiche. Lì è iniziato il contrasto. Non ci vuole molta fantasia. Avevamo proposto un rinnovo con aumento e poi il giocatore è andato alla Stella Rossa con una serie di step economici. I primi due sono maturati per 1 milione, ma non abbiamo ricevuto niente”.
E poi le notizie recenti: “Il tribunale della FIFA si è pronunciato e il corrispettivo oggetto del contendere è dovuto. L’organo ci ha riconosciuto anche la validità delle penali più interessi. In caso di mancato adempimento, la Stella Rossa perderà l’accesso alle competizioni europee”.
Ma conoscete personalmente Falco? Eravate presenti? A Lecce si dice : li uai te la pignata li sape la cucchiara ca’ li ota …!per il resto si sa che ognuno tira acqua al proprio mulino..
L’atteggiamento del club serbo la dice lunga su come ci giudicano a vari livelli… non solo abbiamo dato via Falco per molto meno del suo valore… ora dobbiamo anche “inseguire” il debitore… che polli !!!
Tanto li soldi e mo li prendono.
Ennesima BEST PRACTICE di gestione di una società encomiabile!
SONO CONTENTO E SPERO CHE QUELLA INNOM8NABILE PERCHÉ INDEGNA SOCIETÀ PAGHI QUESTO MILIONE DI EURO OLTRE ACCESSORI.E SPERO VIVAMENTE CHE IL NOSTRO GRANDE LECCE LO POSSA INVESTIRE.IN ATTACCO !!!!!!!
Oleeee”
I giocatori sono bambini viziati non vanno manco al cesso senza aiuto. Il PROCURATORE non il giocatore. Giocatore che comunque era d’accordo ovviamente. Il professionismo ha cancellato oggi la dignità, quindi cosa normale, nulla di nuovo
Ecco.. per chi difende ancora i calciatori cosiddetti “malpancisti”, all’origine di tutto c’è sempre ambizione ed interesse. Chi ama il Lecce è con la società non con le bandiere, che pure contano ma fino ad un certo punto. Perché se c’è il dissesto economico poi le chiacchiere stanno a zero, vediamo chi prende in mano la baracca. L’abbiamo visto coi Tesoro, se poi pensate allo sceicco o allo zio americano… beh auguri
Un essere come Falco giusto lì poteva andare
Paru cerca paru…