Il tecnico del Lecce commenta così la gara dello stadio Vigorito ai microfoni della tv satellitare.

EMOZIONI. “Tornare a Benevento? Qui ho passato un anno magnifico, una cavalcata. Ho avuto modo di salutare il presidente e gli ho parlato del ricordo meraviglioso che ho di lui e della famiglia”.

LA PARTITA. “Perdere sarebbe stato un delitto. Tra il primo e il secondo tempo dicevo di non andare dietro ai ritmi ed esporci a disattenzioni. Non è successo e siamo stati sempre attenti a parte l’episodio nel finale. Il calcio è questo, abbiamo lasciato quacosina negli ultimi minuti in spessore e personalità. Non possiamo fare queste partite ma dobbiamo crescere. Oggi giro i complimenti ai ragazzi, siamo un gruppo nuovo e giovane. Loro lavorano bene e sono convinto che accelereremo. Siamo venuti qui e abbiamo giocato con idee e coraggio. Faccio i complimenti ai ragazzi”.

PIU’ CATTIVERIA. “Tre partite senza vincere? Siamo all’inizio, è un campionato lunghissimo ed è meglio fare punti in fondo. Ora non m’interessa il risultato, voglio la prestazione. Manca concretezza avanti, anche con il Como è successo questo. Abbiamo avuto sempre la palla noi. Oggi 20 tiri in porta. Dobbiamo essere più determinati e dobbiamo avere più voglia di fare gol”.

STREFEZZA. “Ha grandi qualità. L’ho utilizzato da interno ma a lui piace giocare avanti in quel ruolo, si sente a casa sua e può diventare un giocatore importante. Può crescere molto e dare una mano”.

LE ZERO VITTORIE. “In questo momento m’interessa la prestazione, con queste prestazioni arriveranno i risultati. Per costruire si passa da questo. Oggi c’è stata compattezza, ci siamo sacrificati e abbiamo tenuto bene le distanze. Temevo questa partita, il Benevento è forte, si porta dietro lo spessore della serie A ma era importante avere coraggio. Se vieni intimorito ti fanno a pezzi, mi è piaciuto questo dei ragazzi”.