L’ex calciatore commenta il percorso di Di Mariano: “Segnava poco? Non conta, anche io non ne facevo tantissimi”
“Mi piace moltissimo di Francesco Di Mariano”. Parola di Paolo Baldieri, bandiera del Lecce. Intervistato dal Nuovo Quotidiano di Puglia ha commentato il cammino del numero 10 giallorosso: “Quella grande voglia di dare sempre il massimo, probabilmente dovuta alla felicità di essere tornato a Lecce. È un motivo di grande orgoglio, è un giocatore di grande qualità. È uno che mette scompiglio nella squadra avversaria, con quella sua corsa senza fine, con la sua rapidità, con la capacità di saltare l’uomo e di fare largo ai compagni, è uno che si prende ogni responsabilità, veloce, ma forte anche fisicamente, generoso. Un giocatore che è una fortuna avere nella propria squadra. Non è uno che abbia mai segnato molto. L’anno scorso appena tre gol nel Venezia, dove però ha disputato un grande campionato. Facevo fatica anche io ad andare in doppia cifra. Segnai dieci gol solo nel 1991-92 in B col Lecce. Piaceva tanto anche a me mandare in gol i compagni”.
Questa, però, può essere la stagione della verità per lui: “Di Mariano vive una fase cruciale della sua carriera – prosegue Baldieri -, a 25 anni, la stagione della maturità ed io farei affidamento su di lui ad occhi chiusi. Il Lecce però ha almeno quattro uomini davanti capaci di andare a rete. Coda i gol li fa sempre, Rodriguez ha tanto estro. Sulla linea offensiva, Baroni conta su 4-5 titolari. È importante però prendere qualche gol in meno. Contano gli equilibri generali, i campionati si vincono subendo pochi gol. E tenendo un rendimento costante. Da uno a cento, direi l’ideale è reggere sul settanta. Prima delle vittorie consecutive, avevamo già fatto molto bene a Benevento. Baroni non è certo uno sprovveduto, ha avuto esperienze importanti. Importante sarà la tranquillità ambientale”.