I tifosi parlano sul Nuovo Quotidiano di Puglia: “Primi come media paganti, ma l’appello è giusto”
Giro di tifosi sul Nuovo Quotidiano di Puglia. Nell’articolo firmato da Francesco Buja parlano i supporters giallorossi: “Il problema nostro è la dimensione dello stadio, che è grande. In altri stadi le seimila presenze non si raggiungono, neanche in città importanti. E come media-paganti della serie B siamo primi. Però il presidente fa bene a suonare la carica, anche perché più che di una questione numerica, che emerge in uno stadio grande come il Via del Mare, dove l’effetto di seimila spettatori è diverso da quello che si creerebbe nel piccolo stadio del Benevento, si tratta di colore e di calore”, dice Oronzo Valletta.
La risposta di don Mauro Carlino, segretario dell’arcivescovo di Lecce: “È stato pertinente il richiamo del presidente affinché il popolo salentino ritorni allo stadio per sostenere la squadra giallorossa che lunedì ha sciorinato un calcio propositivo, avvincente e convincente. Sostenere la squadra della nostra città, incitarla con il colore e calore tipici della nostra gente e trasformare il Via del Mare in un fortino inespugnabile devono essere obiettivi comuni in modo da non far mancare ai nostri calciatori il necessario sostegno nella scalata alla serie A”.
Ma che ne sapete voi che fate tanto i fighi con i biglietti a 100 euro in Champions
Beccati i biglietti a 1 euro al via del mare
#artepovera 😂😂😂
Giustissimo Achille!!!
Forza Lecce!!!
Questo è era rivolto di più alla curva nord perché è brutto sentire incitare gli ospiti la della squadra avversaria in casa senza che la nostra abbia un sostegno tutto qua.
Le restrizioni, la crisi economica… certamente avranno un loro peso, ma è una situazione che accomuna tutti. Ma, avete visto la tifoseria di Bergamo ieri sera ? Uno spettacolo… Capisco che di fronte c’era il Manchester, ma con le dovute proporzioni, noi ci stiamo giocando la serie A ! Tutti allo stadio !
Per vostra informazione da oggi in Grecia, Belgio, Olanda scatta l’obbligo del green pas per accedere ai luoghi pubblici e oggi il parlamento Tedesco ne approva l’obbligatorietà anche in Germania
Dopodiché mi fanno ridere coloro che dicono di non volere il green pass perché non vogliono essere schedati e seguiti. Ma coloro lo sanno che siamo schedati dappertutto , all’ufficio del registro per le tasse, al caselario giudizario, alla ASL etc e con il cellulare ogni nostro spostamento è registrato, allo stadio le telecamere riprendono tutto , nelle vie delle principali citta vengono registrati tutti coloro che vi passano e allora ?
Mi dispiace dover rilevare una parziale “svista” nella risposta virgolettata di Don Mauro Carlino, segretario dell’Arcivescovo di Lecce. Egli, sicuramente, inavvertitamente, mentre da una parte auspica, secondo i desideri del Presidente SSD, il ritorno allo stadio del popolo salentino, dall’altra lo incita erroneamente a “sostenere la squadra della nostra Città con colore e calore “. E’ sempre bene ribadire, ogni volta, che il LECCE non è soltanto la squadra della “nostra Città” ma che è, storicamente e di fatto, la squadra di TUTTO IL SALENTO e cioè dell’intera Provincia di Lecce oltre che di gran parte della Provincia di Brindisi e di Taranto; praticamente tutto il Territorio che una volta (dall’anno mille, sotto i Normanni e successivamente fino al 1927) aveva per capitale LECCE e apparteneva all’antica TERRA D’OTRANTO.
Forza U.S. LECCE-SALENTO !!!
Complimenti finalmente uno che sa cosa significa Terra d’Otranto e Salento , Unica Provincia in Italia a restare con i confini inalterati dai Normanni al 1927 e ache i dialetti di Manduria, Celie Messapico, Oria etc piaccia o non sono dialetti Salentini anche se di tipo nord
Il Salento è la terra dei messapi, forma una linea di confine linguistica, storica e culturale che va da Palagiano a est Egnazia a nord, Leuca a sud. Per la cronaca il Salento esisteva da prima dell’antica Roma e le città che lo hanno rappresentato nei secoli partono da Egnazia, proseguono con Otranto ed infine Lecce. Un popolo una lingua una cultura, checche’ ne dica qualche Brindisino di città’ attaccato al suo piccolo ridicolo campanile. Queste sono le ns radici, una storia antica, un accento di cui sono fiero, una squadra rappresenta tutto quello che siamo… Us Lecce
Infatti fosse per me cambierei anche il nome da US LECCE a US SALENTINA
Premesso che io sono uno di quei tifosi nella vostra foto e rispetto le decisioni degli ultras ma non le condivido perchè la loro assenza si sente valgono il doppio 1)chi ne paga le conseguenze è la squadra 2) non è la società che fatto le leggi sul green pass e uno dei pochi ad essere contenti è il questore di Lecce che cosi non destina forze di polizia allo stadio 3) Gran parte degli ultras delle altre società stanno frequentando gli stadi. Dopodichè non tutti i Salentini 1,5 milioni tifano Lecce e non credo che quelli di Ostuni pur essendo Salentini siano interessati a venire allo stadio.
Non c’entra nulla l’mpiezza dello stadio, se vediamo la media dell’ultima serie B con spettatori la media era 12.116, certo manca tutta la curva nord che sicuramente mancherà anche alla prossima e quelli che si scaldano quando il lecce raggiunge la vetta e credo che domenica ci saranno. Ricordo che siamo stati la prima società per tifosi nel 2018/19 B e l’ottava in serie A.
E siamo una squadrq che ha un bacino di utenza di 1 milione e mezzo di persone essendo una societa che porta sulla maglia i colori del Salento.
E non sarebbe nemmeno sbagliata l’idea di de picciotto di nominare la squadra Salento footbal club.
Beh si potenzialmente la squadra ha un bacino di utenza che poche società hanno secondo me è stata sbagliata anche la scelta sulla seconda maglia dello scorso anno mettere i nomi solo della provincia di lecce, io ad esempio sono della provincia di taranto e mi sono sentito escluso. Il lecce rappresenta la squadra del salento. E concordo anche io con de picciotto dopo tutto gia nella scelta dei colori i fondatori volevano formare una squadra che rappresentasse tutti i tifosi salentini.
Chiamiamola Salentese….
Salentese non si può sentire. A.S SALENTO LECCE ci può stare alla grande risalta prima il territorio e la storia di tutti i salentini e poi colori e l abbraccio calcistico della città di Lecce.
Caro Vinci, chi ama il Lecce ama il Salento e chi ama il Salento ama il Lecce. Ho amici e conoscenti di Ostuni, Manduria, Cisternino sparsi in giro per l’Italia che si sentono profondamente salentini perché conoscono la storia e sentono l’appartenenza alla ns cultura e la differenza con chi è più a nord. Servirebbe una strategia di Marketing orientata al recupero di questo sentimento profondo che ci accomuna è un comportamento più inclusivo dei leccesi di città che a volte si comportano da provinciali nei confronti di chi viene dal “paise”
Vito, condivido pienamente i Tuo pensiero.
Il Lecce è storicamente e di fatto (anche per i suoi trascorsi -16 campionati – di SeriA), la squadra che appartiene a TUTTO IL SALENTO non solo Leccese ma anche Brindisino e Tarantino. Non sono al corrente dell’idea del Sig. De Picciotto di nominare diversamente la nostra squadra, ma mi sembra davvero un’ottima idea.
Si potrebbe denominare, ad esempio: U.S. LECCE- SALENTO facendo comparire anche sulle maglie, ben visibile, il logo “Salento”.
Sono certo che tale idea, che sarebbe sicuramente molto apprezzata dall’intera tifoseria, stia stuzzicando da tempo anche la mente supercreativa del nostro appassionato Vice Presidente, Corrado Liguori…
Attendiamo fiduciosi!
Ma vi siete bevuti vino andato a male????? Ma come si può solo pensare di cambiare il nome alla squadra del LECCE?!? De Piciotto non lo farà MAI altrimenti verrà appeso in piazza