
Il polacco ha dimostrato di avere numeri e personalità per poter coprire le spalle all’asso italo-brasiliano.
Tra i sorprendentemente (fino ad un certo punto) tanti aspetti positivi visti all’Olimpico c’è senza dubbio la prestazione messa sul campo da Marcin Listkowski. Il talento polacco, ormai da un anno e mezzo nel Salento, non è mai sbocciato nonostante le ottime premesse mostrato, falcidiato dai problemi fisici. E’ proprio questo l’aspetto sul quale ha bisogno di lavorare, perché la base tecnica è di quelle che fanno ben sperare. E ieri c’è stata l’ennesima dimostrazione.
La Roma ha rappresentato, logicamente, l’avversario più forte tra quelli affrontati dal Lecce dalla sua retrocessione in Serie B, ed il fatto che proprio contro l’undici di Mourinho si sia visto uno dei più bei Listkowski giallorossi è tutto dire. Rapidità ed accelerazione, mentalità e personalità, dribbling e tiro secco: il polacco ha strappato applausi, mostrandosi anche efficace. Oltre a far ammattire Maitland-Niles (non a casa cambiato dallo Special One già all’intervallo), l’ex Pogon ha calciato due volte verso la porta di Rui Patricio sui quattro tentativi totali salentini e propiziato il corner del vantaggio con una bella discesa.
Giudizi unanimi: Listko promosso e tra i migliori in assoluto. Ora Baroni può guardare al futuro con ancor più fiducia. Per il vice-Strefezza non serve guardare altrove, la soluzione può già essere a portata di mano.
