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Serie B, il pagellone dell’andata (+1): Lecce e Pisa, non solo la vetta. Parma e Crotone, che flop!

Il Lecce si piazza in vetta anche in termini di prestazioni, ma regnano spettacolo ed equilibrio. Bene anche la Cremonese, Benevento in ripresa: i nostri voti.

Lecce 8 – Se non ci fosse stato lo stravolgimento di calendario e questo pagellone fosse stato scritto dopo 19 gare il voto sarebbe stato diverso ed il primo posto di questa graduatoria di altri? Sì, ma parliamo di mezzo punto e un posto di differenza, perché al di là di risultati eloquenti questa squadra è stata in grado di giocare bene in 18 gare su 20: se non è record poco ci manca

Pisa 8 – E’ la sorpresa del campionato, capace di competere con squadre forti di organici oggettivamente superiori nonché l’unica ad avvicinare il Lecce in termini di continuità di prestazioni. All’inizio era effetto-Lucca, poi le magie di Sibilli, alla fine si è forse capito che la forza è in panca e nel carattere di una squadra arcigna e solida

Brescia 7,5 – Magari più spettacolare del Pisa, forse più pirotecnica del Lecce ma rispetto alle contendenti anche un decisamente più ballerina dietro. Il lavoro di Pippo Inzaghi resta encomiabile grazie al mix di gioventù e vecchietti terribili ed il secondo posto in termini di prime piazze ottenute nel girone d’andata ne è la prova

Cremonese 7,5 – Come per il Pisa, gli vale l’etichetta di “sorpresa” ma con le virgolette d’obbligo, perché anche qui i nomi non mancano seppur non di primissima fascia. Trascinata dalla grinta di Pecchia e dall’esplosione di giovani come Fagioli e l’ex Lecce Valeri, con qualche gol in più potrebbe anche ambire alla A diretta

Frosinone 7 – Rispetto a chi lo precede non è mai riuscito a prendersi i primi posti, eppure per gioco e difesa granitica (sostenuta da un superbo Gatti) ha poco da invidiare alle altre. Paga l’incapacità di mettere la testa d’avanti nei match più tirati, come dimostrano i clamorosamente tanti pareggi che avvicinano i ciociari al Lecce del primo quarto di campionato

Benevento 7 – Passato lo scotto di una retrocessione che ha sentito (ma decisamente meno rispetto alle altre due) si è ripreso, ha infilato successi ed è arrivato lì, a guardare la vetta da vicino. Magari qualcosa in più era lecito aspettarsela, resta tuttavia il buon lavoro di Caserta sono parzialmente scalfito dal ko di Alessandria

Cittadella 7 – Da anni stabilmente tra i promossi di metà stagione, si vedrà se Gorini riuscirà a confermare il buon lavoro anche a fine annata come già fatto dai suoi predecessori, Venturato in primis. Lo spartito non cambia, anche se c’è oggettivamente meno qualità rispetto all’anno scorso: eppure il Citta è lì, ad un solo punto dai playoff

Perugia 7 – La migliore delle neopromosse per la classifica, ma non solo. Alvini sta andando oltre le aspettative, valorizzando una rosa buona che è stata sempre lì, a ridosso dei playoff, che segna pochissimo ma subisce quanto una big

Ascoli 7 – Non che non avesse ambizioni, ma la compagine marchigiana sta riuscendo a fare qualcosa in più del preventivato mettendosi alle spalle compagini più attrezzate e non demeritando nei faccia a faccia con le grandi. Per il salto di qualità gli manca ancora qualcosina che può arrivare aggiustando la difesa

Como 7 – Il Perugia gli soffia il titolo di miglior matricola anche grazie ad una classifica migliore. I lariani però, in relazione ad un roster che è per lo più rimasto lo stesso dell’anno scorso, hanno fatto un ottimo girone d’andata senza essere mai invischiati nei piani bassi: il difficile è ora confermarsi

Monza 6,5 – Ancora una volta i brianzoli hanno costruito a suon di quattrini una rosa seconda solo a quella del Parma e di nessun altro, almeno in termini di nomi. Anche stavolta il campo non sta però vedendo trionfare l’undici di Stroppa, partito in modo disastroso (facendo peggio anche di Brocchi) prima di raddrizzarsi fino a stabilirsi a ridosso delle prime della classe, con l’obiettivo di cercare l’assalto nel ritorno

Ternana 6,5 – E’ stata la neopromossa ad incontrare più difficoltà nelle primissime uscite, forse perché dominatrice della scorsa C ha mollato la fame di vittoria per troppo tempo. Con pazienza e con le correzioni di Lucarelli, però, le Fere sono riuscite a risalire la chine tenendosi sempre sopra la linea di galleggiamento grazie agli assist di Partipilo ed i gol di Falletti su tutti

Alessandria 6 – Saldamente fuori dalla zona retrocessione diretta ed a -2 dalla quota salvezza, dunque in piena linea con quelle che erano le premesse medie. I grigi hanno ritrovato la B e puntano a rimanerci, pagando qualcosa in singoli (ma Corazza è un trascinatore) e rimediando con la coesione di un gruppo che sa fare colpi come quello con il Benevento

Cosenza 5,5 – L’attenuante di una B ritrovata con ampio ritardo rispetto alle altre regge, ma fino ad un certo punto. I Lupi della Sila hanno illuso con l’ottimo inizio (affrettato l’addio a Zaffaroni) prima di crollare ritrovandosi nella stessa posizione dalla quale, un anno fa, salutarono i cadetti

Reggina 5,5 – A proposito di cammini dai due volti, quello degli amaranto è clamoroso. Un inizio straordinario anticipato dalle solite ambizioni palesati, poi il crollo verticale e tanti saluti sia al decantato Aglietti sia al redivivo Toscano: se non è flop clamoroso rischia di mancarci poco

SPAL 5 – A differenza dei calabresi, chi ha sempre viaggiato ben al di sotto delle previsioni è la formazione emiliana. Che ha cambiato tanto, che è colma di giovani (ma anche di big come Mancosu su tutti) e che però ha deciso di non aspettare l’assimilazione del gioco di Clotet consegnando a Venturato una bella gatta da pelare

Pordenone 4,5 – A differenza delle altre squadre che occupano la parte bassa di questa classifica, i Ramarri non avevano annunciato tornei da medio-alta classifica, anzi la volontà di contenere le spese rispetto al recente passato non era tanto velata. Un cammino così modesto, però, è troppo poco per chiunque, così come è clamoroso il fatto che tutti i big in rosa (che comunque c’erano eccome, si veda Petriccione, Ciciretti, Tsadjout e Folorunsho) siano andati al di sotto delle aspettative

Parma 4 – Solo la classifica disastrosa delle ultime del pagellone evita agli emiliani la palma di peggiore delle prime venti giornate. Il flop è, però, roboante: con Buffon, Danilo, Inglese, Tutino, Brunetta, Man, Mihaila e compagnia bella (per trovare una rosa così “ricca” in B serve andare all’anno di Juve, Napoli e Genoa) essere a -16 dalla vetta è scandaloso, con responsabilità da condividere

Crotone 4 – Magari i Pitagorici non potevano essere messi, protagonisti alla mano, sul piano di Parma e Benevento (prima di gennaio c’erano comunque una decina di nomi reduci dalla A), ma di certo non avevano un collettivo da bassissimi fondi. Tutti i migliori, tecnici inclusi, hanno però spesso girato a vuoto e ad un certo punto aggrapparsi al solo Mulattieri non è più bastato

Vicenza 4 – Il mix tra cammino deludente rispetto alle aspettative estive e classifica umiliante la rende la peggior squadra della B fino ad ora. I berici sono apparsi clamorosamente poco squadra, troppo spesso allo sbaraglio, elemento che rende difficile sfruttare qualità tecniche che sulla carta non mancavano e, al tempo stesso, anche la salvezza

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Livio
Livio
2 anni fa

Forza ragazzi non c’è piu tempo per recuperare, ogni partita conta tanto vincere a Como ❤💛❤💛❤💛

Jacopo
Jacopo
2 anni fa

Rispetto per tutti ma i conti si fanno alla fine. La serie B è un campionato duro, insidioso e ancora lungo dove purtroppo tutto può accadere. Grazie.

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