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Dove sono gli eroi dell’ultimo Lecce promosso in A? Solo in tre nel massimo campionato

La stragrande maggioranza dei protagonisti di quell’annata hanno vissuto poi stagioni in calando, segno che furono amalgama, club ed ambiente a fare la differenza.

Il Lecce 2018/19 si è iscritto a fuoco, e di prepotenza, nella storia del club giallorosso. La formazione allenata da Liverani è riuscita, seconda di sempre, a compiere il doppio salto C-A, e lo ha fatto restituendo l’olimpo alla gente giallorossa dopo ben sei anni di inferno in terza serie. Un gruppo straordinario che ha fatto esultare tanto quanto divertire la gente di un Via del Mare dai numeri impressionanti. Ma dove sono ora gli eroi di quell’annata? Noi vi abbiamo fatto un riassunto.

I BIG. Partiamo dai migliori, ovvero dagli unici tre che, ad oggi, disputano il campionato nel quale contribuirono a spedire il Lecce. Parliamo di Andrea La Mantia, Riccardo Fiamozzi e Lorenzo Venuti. Dei tre solo il fiorentino ha sempre giocato, seppur con altalenante continuità, in Serie A, e lo ha fatto vivendo momenti meritati ed importanti con la sua Fiorentina. A metà stagione 2019/20 La Mantia e Fiamozzi passarono ad Empoli, con cui ora stanno disputando un ottimo campionato. Non da protagonisti, certo, ma quando chiamati in causa hanno sempre fatto bene per gli azzurri.

ALL’ESTERO. In realtà in un massimo campionato ci sarebbero anche altri tre giocatori, impegnati all’esterno in tornei il cui livello però è più paragonabile ad una nostra B che alla A. Filippo Falco è allo Stella Rossa da un anno esatto, ora comprimario al servizio di Stankovic senza essere riuscito ad imporsi in biancorosso nonostante un buon impatto iniziale. Panos Tachtsidis è invece il regista dell’Al-Fayha, A saudita, dove ora è settimo in classifica. Infine ha appena ritrovato la Eredivse Thom Haye, che dopo le buone cose mostrate con il NAC Breda in Eerste-Divise ha accettato l’offerta dell’Heerenveen, che dalle nostre parti conosciamo bene.

A LECCE E SFIDANTI. Sono in pochi gli ex Liverani boys ancora protagonisti al Via del Mare: Bleve, Majer e Lucioni sono i superstiti di quella squadra e grazie a Baroni si sono rilanciati alla ricerca del bis. Sul loro cammino, ma da avversari, tanti ex compagni. Alcuni big delle rispettive squadre, vedi Mancosu (SPAL), Meccariello (titolarissimo già alla seconda, SPAL) e Vigorito (ora infortunato, Cosenza), altri comprimari come Petriccione (Benevento), Tumminello (Reggina), Palombi (Alessandria), Pettinari (Ternana). E purtroppo c’è chi, come Tabanelli, è da tempo fuori rosa a Frosinone. Proprio lui che di quella stagione fu la sorpresa numero uno.

IN C. Moltissimi sono anche gli ex giallorossi che si trovano in terza serie. Riccardi e il titolare al centro del Taranto, di cui Saraniti è punta centrale, Cosenza ha appena raggiunto Dubickas a Piacenza e Calderoni è arrivato a Cesena. Arrigoni è il regista del Teramo, Lepore veste la maglia della Pergolettese e Marino un’altra gialloblù, quella della Carrarese. Stessi colori, ma a Modena, anche per Armellino, mentre Scavone è primo nel girone C con la maglia del Bari. Sta cercando rilancio addirittura in Eccellenza Hulk Torromino, bomber del nuovo Livorno, mentre Bovo si ritirò dopo la promozione in giallorosso.

IL MISTER. Insomma c’è chi ha proseguito il proprio percorso di crescita e chi, invece, sembra abbia trovato in giallorosso il proprio massimo della carriera, ovvero la maggior parte dei giocatori sopracitati. Di certo, se qualcuno ha deluso le aspettative, questo non è certo un calciatore ma uno dei tecnici più promettenti mai visti a Lecce: Fabio Liverani. Che l’anno dopo in A non conquistò la salvezza per un’inerzia, commettendo qualche errore sì ma strappando soprattutto meritati applausi. L’estate seguente arrivò il dietrofront che, però, gli è costato quasi due anni di lavoro: prima il sì al nuovo progetto Corvino, poi quello ad un Parma di Carli che, gravato dai riscatti, non ha potuto contribuire a costruire. Ora il mister è ancora a libro paga degli emiliani ed in attesa di una nuova opportunità per riprendere un cammino fermatosi nel Salento.

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Livio
Livio
2 anni fa

Purtroppo tra A e B c’è un abbisso come introiti e stipendi, gli agenti rovinano i calciatori per mero interesse, si sarebbe dovuto monetizzare al massimo le vendite ma purtroppo questi calciatori non avevano mercato a parte petriccione e mancosu che sbagliando abbiamo poi perso a 0

AL
AL
2 anni fa
Reply to  Livio

Mancosu non ha solo sbagliato, che sarebbe stato umano, ha perseverato: mandando avanti il proprio procuratore. Offendendo la uesse Lecce e tutti i soci. Grimaldi viene sancionato dalla FIGC, e il Lecce pur di levarselo dalle palle lo regala alla Spal. Con un karma del genere e, soprattutto, senza mai aver chiesto scusa e preso le distanze da Grimaldi dove vuole andare? Può solo sbattere ancora, finchè non chiede scusa e si mette sui ceci su un cargo Moby che lo porta all’asinara.

unodellanord1987
unodellanord1987
2 anni fa
Reply to  AL

Condivido in pieno!

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa

Un ultima annotazioni per riallacciarmi al discorso precedente. Venuti per esempio sta vivendo una situazione calcistica differente perché in Italia siamo carenti di terzini sia a destra che a sinistra e quindi,colgo l’occasione per incoraggiare uno che sia per età che per ampi margini di miglioramento potrebbe a breve vestire i colori azzurri, dai Antonino Gallo scascia tuttu.

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa

Comunque è fisiologico che i cicli sono fatti per nascere crescere e morire, solo l’Atalanta di Gasperini è l’eccezione in Italia come lo fu Ferguson nel Manchester. Io comunque ringrazierò e terrò conto me tutti i bei ricordi di quella squadra e di quell’allenatore che ebbero il grandissimo merito di tirarci fuori dalle sabbie mobili della lega Pro che oramai era diventato un incubo infinito. Di tutti quello per cui mi dispiace maggiormente è Petriccione un giocatore che per la sua classe avrebbe meritato un destino diverso, purtroppo è cresciuto calcisticamente in un periodo ricco di tantissimi centrocampisti italiani top player (Barella, Locatelli, Pessina, Tonali,Frattesi, Cristante,Verratti, Jorginho, Pellegrini ed altri). Con tutta questa concorrenza,e nn ho citato altri ancora è veramente difficile emergere.

Direttore1982
Direttore1982
2 anni fa

Io darei la colpa al procuratore di Modriccione e al giocatore perché mi rimase impressa l ultima partita contro il Pordenone la scorsa stagione . Tirava indietro la gambina e camminava in campo perché doveva giocare in serie A (che poi Crotone) Purtroppo reputo alcuni giocatori di quel gruppo compreso il mister troppo montati di testa e poco umili pur facendo si bella figura ma cmq retrocedendo dalla A.

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa
Reply to  Direttore1982

Condivido sul comportamento di Petriccione, ricordo anch’io il suo atteggiamento, per il discorso di montati di testa e poco umili sono d’accordo nel comportamento di Liverani perché se ti ricordi ma dubito perché è passato un po’ di tempo, il mister si cullava nelle vittorie o comunque nelle partite positive autoproclamandosi unico autore ed artefice maximo dei risultati positivi appunto (solo re Julien di Madagascar più egocentrico di lui), distribuendo letame a giocatori e società quando invece le cose andavano male, credeva ormai che LECCE città, tifosi e società nn potevano fare a meno di lui.
Per quanto riguarda alcuni di loro (Tachsidis, Mancosu, Falco su tutti) credevano di essersi ormai consacrati nell’olimpo del grande calcio senza ricevere poi richieste che soddisfacesse anche la società e sappiamo tutti com’è andata a finire. 2 miei punti di vista però vorrei condividerli con te senza abbonarti più di tanto.
1 Se ti ricordi Petriccione sui social aveva giurato amore eterno a Lecce per poi finire sul mercato per stessa ammissione di Corvino che ne fece una questione sia economica per la società sia un discorso di abbondanza del reparto.
2 Io a tutt’oggi sono convinto, ed avoglia loro a dire il contrario che il mitico Strefezza nn è costato solo 500 000 euro, ma quelli più il cartellino di Mancosu nn sminuendo minimamente l’operazione anzi.

sellone ciompi
sellone ciompi
2 anni fa

liverani ha fatto il salto più lungo della gamba..ha messo il piede in due scarpe..e ora ne paga le conseguenze dovrà ricominciare allenando dalla terza categoria dove non lo conosce nessuno.

RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 anni fa
Reply to  sellone ciompi

Condivido tutte le critiche, anche io ho criticato lu panzune però bisogna essere un tantino realistici nei commenti. Premetto che la tua critica piena di rancore mi ha fatto ridere di gusto perché quando una persona si comporta come si è comportato lui ti fa perdere la ragione, ma analizzando i suoi percorsi, prima con la Ternana, e poi con noi, per quello che ha fatto vedere prima della sciagurata esperienza di Parma, lo vedevo lanciato nel grande calcio. Avrebbe potuto tranquillamente ripercorrere le stesse orme di mister Italiano, il problema che lui è stato ingordo (e vedendo il suo stato di forma si capisce che è un suo limite) accettando una situazione precaria sin dall’inizio. Magari sarebbe stato più saggio, rifiutare Lecce sin da subito e valutare con calme tutte le opzioni, evitando sia Parma che Genoa. Invece è andata com’è andata.

unodellanord1987
unodellanord1987
2 anni fa

Liverani è stato di una scorrettezza più unica che rara! Professionalmente ha dato ed ha adeguatamente ricevuto! Adesso ha il tempo per poter riflettere su ciò che ha fatto!

AL
AL
2 anni fa

Il rating del Lecce inizia a far fibrillare molti ex fenomeni, il cui palato non era soddisfatto del trattamento della attuale migliore piazza della cadetteria. Ora dimostrate cosa sapete fare, le chiacchiere stanno a zero.

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