La vittoria dei salentini sul campo dei biancorossi è giunta dopo una partita caratterizzata dalla maggior pericolosità ospite nonostante i minori tiri in porta. Le statistiche esaltano anche il lavoro difensivo del Lecce.

Il Lecce si riscatta alla grande dopo la sconfitta subita contro il Cittadella e conquista tre preziosi punti in casa del Monza, bissando il successo dell’andata. Il team Baroni ha avuto la meglio del Monza nonostante le minori conclusioni verso la porta avversaria. I 5 tiri scoccati verso la porta di Di Gregorio, però, sono stati più pericolosi delle 12 conclusioni del Monza. L’indice expected goals sorride leggermente al Lecce: 1.11 contro 0.90 del Monza. A sancire la superiorità del Lecce, oltre al gol di Coda (0.76) i legni colpiti da Listkowski (0.17) e dallo stesso Hispanico (0.13) sul rimpallo che poi ha portato alla rete annullata di Rodriguez.

Difensivamente, la linea comandata da Lucioni ha avuto il buon da farsi con 45 intercetti, sintomatici anche del maggior possesso palla del Monza, aggredito però bene sugli esterni e in mediana dalla fase difensiva del Lecce. La scelta del Lecce, un po’ fisiologica, di non andare a mille imponendo il proprio gioco al Brianteo si è riflessa anche sugli indici. Il ritmo di gioco (12) è stato il più lento della stagione, come anche ai minimi storici stagionali è la statistica sul numero di passaggi per possesso palla: 2,00. Come tradurre questi dati in considerazioni? Baroni si è dimostrato pragmatico e i suoi ragazzi si sono dimostrati abili a calarsi in un copione diverso dal solito.