Il tracollo del Pisa contro il Benevento, oltre a cambiare la classifica dei toscani, dona un primato al Lecce.
Sono 27 gol in appena 32 partite, meno di uno a gara. Solo due squadre sono riuscite a fare tre reti al Lecce: la Cremonese nella sorprendente prima sfida della stagione e la Ternana, prossimo avversario dei salentini, nel match d’andata terminato con un rocambolesco 3-3.
Un dato che potrebbe sembrare straordinario a sole sei giornate dalla fine di questo torneo. Prendendo in esame gli ultimi tre campionati, di cui 2 di Serie B e uno di A, sono addirittura 177 i gol incassati di cui: 45 nell’anno della promozione dalla B alla A, 85 nella stagione della massima serie con Liverani in panchina e 47 lo scorso anno in B con alla guida Eugenio Corini. Il cambio di modulo, il passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-3 di Marco Baroni ha modificato gli equilibri di una squadra che può contare su dei giocatori che erano presenti anche nel primo anno di B con l’allenatore romano alla guida della squadra, dove c’era sempre Fabio Lucioni al centro della difesa, così come nel corso delle ultime due stagioni c’è sempre stato Gabriel in porta. Che cosa è cambiato? Un tocco quasi magico quello dell’allenatore fiorentino che è riuscito a dare un’equilibrio ad una squadra che in molte occasioni in passato sembrava travolgente in attacco ma troppo penetrabile dietro. Un’equilibrio che sta permettendo al Lecce di essere al secondo posto in classifica, di vantare la miglior difesa del campionato e il terzo miglior attacco, alle spalle di Monza e Benevento, senza dimenticare anche i primi due cannonieri del torneo Coda e Strefezza. Un Lecce equilibrato che può togliersi grandissime soddisfazioni.
Baroni ha mostrato a tutti e con i numeri, di essere un grande professionista..lavoro egregio e complimenti a questo signore serio e silenzioso..
Baroni ha fatto davvero un grandissimo lavoro 👏👏