La rete da tre punti che ha regalato la terza vittoria consecutiva al Lecce è un’immensa soddisfazione per il 21enne islandese, protagonista di un periodo decisamente positivo.
Dalla manciata di spettatori presenti allo stadio Skessan di Hafnarfjördur il 6 marzo 2021 ai quasi 12mila cuori giallorossi che hanno spinto il Lecce a una vittoria vitale per lottare per il salto in serie A…il passo è breve. Thorir Helgason mette in gol il pallone da tre punti, su assist di Coda, contro la SPAL e torna a segnare dopo più di un anno. L’ultimo gol dell’islandese risaliva infatti al match tra l’FH Hafnarfjördur, la squadra dove ha percorso la sua crescita sportiva nell’isola, e il Thór Akureyri. Nel match di Coppa, l’FH vinse 4-0 ed Helgason firmò il punto del tre a zero.
Da una normale storia islandese, il ragazzo, dopo pochi mesi, si è trovato a essere un protagonista del suo paese e non solo. Dopo una certa costanza di rendimento acquisita con l’arrivo del nuovo anno solare, fisiologica dopo l’adattamento a un calcio di ben altro spessore, Helgason è divenuto sempre più un perno del nuovo corso della Nazionale islandese. La sosta di marzo, infatti, ha tradotto anche a livello europeo i passi in avanti fatti alle dipendenze di Baroni. Helgason ha disputato tutti i minuti a disposizione nelle sfide amichevoli contro Finlandia (2-2) e Spagna (5-0 per gli iberici con doppietta di Morata). Il nuovo corso degli atlantici guidati da Vidarsson, verosimilmente, partirà anche dal centrocampista del Lecce. Nel mirino, anche se ancora è difficile, c’è la possibilità di sognare campagne europee simili alla cavalcata di Euro 2016.
A Lecce, invece, Helgason si è conquistato un certo spazio lavorando giorno dopo giorno. Alla ventiduesima presenza in campionato è arrivato finalmente il gol, tanto voluto. Già a febbraio avevamo evidenziato la generosità del 21enne, propositivo in proiezione offensiva contro Benevento, Alessandria e Crotone. Nella vittoria conquistata sul campo del Monza, poi, Helgason si è tolto la soddisfazione di conquistarsi il fallo da rigore prima della realizzazione decisiva di Coda. Non sarà il suo pane quotidiano, ma, oltre ai dati che denotano corsa, sacrificio e presenza nelle due fasi di gioco, un calciatore vive soprattutto di questi momenti.
Con una calma, quasi flemmatica, proverbialmente scandinava, Helgason ha sorriso ai microfoni commentando il suo gol alla SPAL. Lavoro costante, crescita ed “è solo l’inizio” sono state le parole ripetute più spesso da un giovane che, in queste quattro gare, sa di poter lottare per obiettivi apparentemente utopici soltanto pochi mesi prima.
