TuttoB ha intervistato l’ex allenatore del Pordenone, passato anche dal Lecce di Zeman nel 2004/2005 nella lunga carriera da difensore centrale
AL VERTICE. “Nonostante la sconfitta di Vicenza, secondo me il Lecce è favorito per la promozione anche perché affronterà in casa il Pordenone, ultima e già retrocessa in Serie C. Per l’altro posto dico Monza, ha dimostrato alla lunga di avere una marcia in più della Cremonese soprattutto nell’ultimo periodo quando ha spinto maggiormente sull’acceleratore”.
PLAYOFF. “A mio avviso il Benevento ha qualcosa in più, insieme alla Cremonese se non dovesse riuscire a centrare la promozione diretta. Ma l’Ascoli può essere la sorpresa, in quanto nell’ultimo periodo ha dimostrato grande valore e un’identità ben precisa; i bianconeri possono dire la loro in questa lotta”.
SALVEZZA. “E’ una lotta bella aperta tra tutte le squadre. In questi tipi di partite, soprattutto ai play-out, è sempre difficile indicare una favorita. A livello di squadra il Vicenza probabilmente ha individualità maggiori, ma l’Alessandria ha dimostrato di avere più continuità di prestazioni e risultati”.
PARMA. “Probabilmente i giocatori a disposizione non erano adatti al gioco di Iachini. Purtroppo il Parma quest’anno ha disatteso un po’ le aspettative ma può essere un anno di transizione, può capitare soprattutto quando cambia quasi tutto il reparto dirigenziale. Se impareranno dagli errori commessi l’anno prossimo potranno dire la loro in Serie B”.
SORPRESE. “Ce ne sono diversi. Uno su tutti Cambiaghi, che ho allenato a Pordenone; riesce a far diventare semplici cose molto difficili. Mi è piaciuto tanto anche Okoli, un difensore moderno e bravo tecnicamente; se la Cremonese è riuscita ad esprimere un bel gioco quest’anno è anche per merito dei difensori molto forti”.
PROBLEMA GIOVANI IN ITALIA. “Non credo sia un discorso di età, ogni allenatore fa giocare un giovane se ha fame ed è forte. Probabilmente sia a livello fisico che tecnico i nostri giovani sono un po’ indietro ma anche il sistema è sbagliato, un allenatore non ha la possibilità di sbagliare più di due o tre partite. C’è tanta pressione e quindi, magari, gli allenatori a quel punto si rifugiano su giocatori più esperti. Queste due mancate qualificazioni ai Mondiali indicano che c’è qualcosa di sbagliato nella crescita dei nostri giovani, io credo molto nella meritocrazia, ma bisogna dare la possibilità agli allenatori di lavorare sul processo di crescita del giovane, senza mettere pressioni se i risultati non arrivano immediatamente”.
DA CALCIATORE. “L’allenatore che mi ha coinvolto maggiormente in questa esperienza è Francesco Guidolin, siamo molto simili caratterialmente. Nessuno mi ha spinto a prendere questa strada, ma da tutti ho cercato di prendere qualcosa; sono stato allenato da tanti allenatori importanti come Ranieri e Giampaolo e ho fatto una breve esperienza anche con Gasperini. Ho cercato di prendere qualcosa da tutti, come la capacità di relazionarmi con i giocatori di Ranieri, lui è un maestro in questo. La tattica di Giampaolo o l’essere efficace di Guidolin”.
FUTURO. “Qualcosa bolle in pentola, qualche chiacchierata c’è stata per l’anno prossimo, ma i campionati sono nella fase finale. Quest’anno in cui, tolta la breve parentesi di Pordenone, sono stato praticamente fermo ho però girato l’Italia e mi sono recato a Monaco. Inoltre ora sto frequentando a Coverciano il corso UEFA Pro. Ho lavorato tanto e fatto tante esperienze per migliorarmi ancora come tecnico”.
Chiedo scusa, ma viene battuta da poco l’arresto del Presidente della Reggina.
Mi chiedo ma sul Presidente del Vicenza sappiamo niente.
Grazie
Vabbè però moi stamu Paci
Mmmmmm, Cambiaghi veramente bravo,Pantaleo,pjamulu