L’allenatore del Modena, tecnico del nuovo terzino del Lecce ai tempi del Pordenone, parla alla Gazzetta dello Sport.
GIOVANISSIMO. “Quando l’ho guidato nel club friulano non aveva ancora compiuto vent’anni ed arrivò a gennaio in un complesso che andava a gonfie vele. Pertanto, non ha avuto grande spazio, ma quando è stato chiamato in causa ha fatto sempre molto bene la propria parte, mettendosi a completa disposizione. E’ un ragazzo estremamente positivo, lavora tanto, motivatissimo. A Pordenone l’ho utilizzato come esterno di sinistra nella difesa a quattro, ma può giocare anche da centrale di sinistra con la difesa a tre. Ha gamba, è dinamico, sa sfornare cross precisi e insidiosi”.
PUNTI A FAVORE. “Lecce è la piazza che gli serviva per riprendere l’ascesa interrotta nella passata stagione, in quanto la passione dei tifosi salentini è trascinante e dà grande carica. Il Lecce non è certo nuovo in A, pur provenendo dalla B. Ha una tradizione consolidata e un gruppo dirigente che sa il fatto suo. Corvino conosce benissimo la Serie A. Sa cosa occorre per stabilizzarsi nella massima categoria ed è consapevole che l’anno più difficile è il primo anno. E’ una garanzia. Baroni, poi, si è conquistato la promozione sul campo ed ha meritato di restare nel team”.
Speriamo bene………