Investimento milionario per il giovane proveniente della Roma che sarà da subito parte della prima squadra del Lecce.

Corvino ha tentato la “corvinata”. Si può tranquillamente etichettare così, almeno negli intenti di aver scovato una promessa di prospettiva, l’operazione che ha portato a Marco Baroni la terza punta centrale per il suo Lecce, ovvero Joel Voelkerling Perrsson. Un attaccante ovviamente sconosciuto ai più poiché non ha ancora debuttato in una prima squadra, ma che l’anno scorso con la forte Primavera romanista ha fatto sfracelli.

Joel Axel Krister Voelkerling Persson nasce il 15 gennaio del 2003 a Dalkopinge, periferia orientale di Trelleborg nell’estremo meridione della Svezia, non lontano da Malmo. Ed è proprio nelle giovanili del club del capoluogo che lo spilungone biondo (ma, va detto, da quelle parti è in bella compagnia) si fa le ossa. Con le giovanili dei biancazzurri del Trelleborg gioca fino all’Under 17 che frequenta sotto età, venendo notato dagli osservatori della Roma che lo portano a Trigoria per circa 50mila euro.

Nel florido settore giovanile romanista il possente ragazzino venuto dal nord si trova subito a suo agio, ed è tra i migliori 2003 in ognuna delle tre squadre di cui fa parte, dall’Under 17 alla Primavera. Proprio con quest’ultima, l’esplosione. Un’annata spaventosa, con 14 gol tra campionato (regular season dominata dai suoi, sconfitti nella finale Scudetto) e Coppa oltre a 7 assist. Numeri che parlano da soli e che non hanno lasciato impassibile José Mourinho, uno da sempre attento ai giovani e che lo ha convocato in un’occasione, guarda caso proprio contro il Lecce in Coppa Italia. Impossibile per lui avere più spazio nelle fila di una squadra che vantava elementi come Abraham e Shomurodov nel suo ruolo e che giocava con una sola punta. Nel frattempo, però, è arrivato anche l’esordio con la Svezia Under 19, seppure per soli sei minuti di gioco.

Ora il passaggio al Lecce che, nonostante sia ancora in età per giocare con la Primavera (ma da fuori quota), lo ha preso in ottica prima squadra. Le sue abilità di punta centrale, di peso ma altresì rapida, saranno da subito a disposizione di Marco Baroni, che potrà puntare su un ragazzo affamato, abituato a segnare tanto ed a giocare come vertice offensivo di un 4-3-3. Il resto è tutto da scoprire.