
Il centrocampista norvegese Kristoffer Askildsen, giunto in prestito con diritto di riscatto dalla Sampdoria, si presenta alla stampa a pochi giorni dall’inizio del campionato.
LA SCORSA STAGIONE. “Il poco spazio avuto l’anno scorso? Sono stato fermo un mese a febbraio e poi ho giocato solo due gare per scelta del mister. Sono arrivato a Lecce a preparazione già iniziata, sto bene, sono entrato in un bel gruppo e c’è tanto da fare all’inizio anche se non è difficile. Bisogna creare le relazioni in campo e arriveremo alla quadratura”.
TEMPERATURA. “Il caldo? Non si può far niente. Tra un po’ diventerò leccese, non mi preoccupano i 30-35 gradi ogni giorno”.
INTEGRAZIONE. “Anche alla Samp c’erano tanti scandinavi. A me piace di più la cultura italiana, preferisco scoprire più su loro e sugli altri stranieri anche se noi abbiamo due svedesi, un islandese e un danese”.
NORVEGIA. “Ho esordito in Nazionale ma non ho l’ossessione di tornarci subito. Se arriva arriva, ma penso a ogni giorno e a far bene qui”.
HJULMAND. “Non conoscevo Morten ma Damsgaard mi ha parlato bene di lui. E’ un bravo ragazzo e un bel giocatore”
CAMPIONATO. “Per salvarsi in A serve un bel gruppo con tanta positività. Così possiamo raggiungere l’obiettivo”.
AVVIO. “Coppa Italia e poi l’Inter? Siamo pronti, c’è la Coppa venerdì e poi l’Inter. Vogliamo far bene, speriamo di vedere tanti tifosi allo stadio”.
BARONI. “Non posso dire di cosa parliamo sempre, sono cose tra me e lui”.
NUMERO DI MAGLIA. “Quando ero piccolo mi piaceva il 7 e lo ricordo dalla mia infanzia, ero un fan di Cristiano Ronaldo ma ho giocato sempre da esterno offensivo”.
LINGUE. “Parlo norvegese e inglese. Tra un po’ imparerò anche il dialetto salentino. Intanto ho imparato ‘angale'”.
CRESCITA. “Devo migliorare in tutto, nei contrasti, nei passaggi e nel colpo di testa. Non ho modelli a cui ispirarmi, voglio fare bene arrivando magari allo scudetto, al Mondiale, alla Champions League ma bisogna lavorare”.
