Smaltita la sconfitta? Io no di certo, anzi…dopo aver visto ieri sera Coda nel Genoa fare il fenomeno continuo a non capire certe scelte!

Dico calma a tutti. Questo è un campionato unico nella sviluppo delle partite. I mondiali causeranno molte sorprese in positivo ma anche in negativo. Per il nostro campionato (la salvezza) le sorprese negative saranno Salernitana, Empoli, Sampdoria e Verona (molto indebolita); il nostro Lecce sarà la vera sorpresa e credo tanto nei 50 punti. Per un campionato anomalo come quello che sta per iniziare servono giocatori MOLTO GIOVANI e noi fortunatamente li abbiamo.

Ho ascoltato la conferenza stampa del duo C.T. Ho inteso bene che non bisogna creare squilibri finanziari e muoversi secondo la lunghezza della propria gamba. Ho anche ascoltato che i 5 milioni di € frutto dei 20k di abbonati, che comunque ringrazia, bastano a mantenere un solo calciatore tra acquisto ed ingaggio. In sostanza mi pare di aver capito che si mangia quello che c’è, non ci sono soldi per fare la spesa o quantomeno per acquistare il superfluo. ok…
Dall’alto della mia smisurata ignoranza, che è seconda solo alla mia passione per il Lecce, mi chiedo però se non ci siano strumenti idonei a creare condizioni di liquidità tali da permettere a questo club di esplodere calcisticamente. In B e in C il nostro valore era riconosciuto, tanto che la consapevolezza del nostro spessore spesso ci ha reso anche antipatici agli avversari, ma ben venga chi se ne frega i fatti intanto ci hanno dato ragione ed abbiamo anche campato di rendita, tra virgolette, godendo di ottimi giudizi e del favore del pronostico anche quando eravamo a conoscenza delle nostre carenze tecniche. Appena sbarchiamo in A tutto si capovolge, chiaramente è ovvio se il confronto lo si fa con colossi strisciati, ma molto meno ovvio quando tale confronto ci vede sfavoriti anche con nostre parigrado , fatta eccezione per i berlusca’s boys. Insomma possibile che si tocca il cielo con un dito e poi ci trema il terreno da sotto i piedi? Siamo nel 2022, alla 17ma partecipazione al campionato di serie A eppure mi pare di trovarmi sempre nel 1985 con la 1ma timida partecipazione in A ottenuta con il mitico Jurlano (R.i.p.) : rimane l’incommensurabile e travolgente passione di una spettacolare tifoseria, che sembra quasi sproporzionata rispetto al potenziale della squadra. Patiamo la posizione geografica, l’arretratezza culturale, la povertà? Non saprei, di fatto a 1000 km di distanza succede l’esatto opposto: 4 scausacani sugli spalti per un’anonima società alla 1 esperienza in A che si ritrovano una squadra competitiva. Mi viene in mente quel detto popolare: u Signore dave lu pane a ci nu tene li denti…