Il centrocampo della Fiorentina, oltre ad Antonin Barak, annovera un altro pezzo dei giallorossi 2019/2020 allenati da Liverani.

L’estro in zona offensiva che mancava al Lecce di Fabio Liverani fu trovato nel rilancio di Riccardo Saponara, obiettivo neanche nascosto di Meluso già nell’estate 2019 poi centrato in inverno dopo sei mesi da comprimario nel Genoa. Il 30enne forlivese non trovò spazio in rossoblu con Thiago Motta, collezionando solo 4 presenze (2 da titolare) nella prima metà di campionato, iscrivendosi nel registro dei marcatori solo nel match di Coppa Italia vinto contro l’Imolese (allenata da Federico Coppitelli oggi guida della Primavera del Lecce). L’esonero di Thiago Motta e l’arrivo sotto la lanterna di Davide Nicola, fedele al 3-5-2, ridusse ancor di più le chance per Saponara, fuori rosa nell’ultimo mese.

Il trequartista firmò il prestito dalla Fiorentina, club che già allora deteneva i diritti sul cartellino e con cui è sotto contratto fino al 2023. A Lecce, Saponara, nonostante un ritmo partita da recuperare, trovò subito spazio esordendo da titolare nel fantastico 4-0 rifilato al Torino. Come per Barak e Deiola, firmatari di due reti, il debutto in maglia Lecce fu da sogno per Saponara, che al Via del Mare rispolverò i panni dell’eroe degli assist vestiti all’Empoli con Sarri e Giampaolo. Già contro il Toro, furono ben due i passaggi decisivi. Alla terza partita, Lecce-Atalanta 2-7, nell’ultima gara prima del lockdown, giunse il primo e bellissimo gol, bissato dall’assist per Donati.

Passato lo stop forzato, Saponara concluse il serrato campionato 2019/2020 firmando due altri assist (Corner per l’inzuccata di Lucioni contro la Lazio e il fallo da rigore guadagnato in Lecce-Sampdoria 1-2). 5 assist in sole 13 presenze per 950′ di gioco rappresentano un record nella carriera di Ricky, mai così prolifico in questo fondamentale. 0.38 assist a partita superano anche le annate empolesi. Nel 2015/2016 fu 0.27 (5 in 33 gare), poco più dell’anno precedente, 0.23 (4 in 17).

Dopo il Lecce, Saponara tornò alla Fiorentina, trovandosi però ancora una volta ai margini del progetto tecnico. La Viola acquistò il trequartista dal vicino Empoli a metà del campionato 2016/2017 per volere di Paulo Sousa, innamorato delle abilità tecniche di Saponara per il suo 4-2-3-1. L’arrivo di Pioli, l’anno dopo, relegò già l’emiliano a ruolo di panchinaro prima del prestito nel 2018/2019 alla Sampdoria, ultima tappa prima di Genoa e Lecce.

La miccia accesa al Via del Mare fu sfruttata da Vincenzo Italiano. Il tecnico, con l’avallo di Meluso, puntò su Saponara allo Spezia, accogliendolo a gennaio due anni fa. Sulle rive del Golfo dei Poeti 9 presenze e 2 reti, segnate allo sprint salvezza, cambiarono il destino dopo l’ennesimo acciacco fisico. Il trasferimento di Italiano alla corte di Rocco Commisso, con tanto di “tradimento” allo Spezia, permise la riconquista della tanto agognata maglia viola per Saponara. L’anno scorso, l’emiliano trovò una continuità mai avuta a Firenze: 29 gare, 3 gol, 3 assist e la firma sul prolungamento annuale del contratto. Ora, con tanti destini da decidere, Saponara torna per la prima volta da ex a Lecce, dove iniziò la lenta e meritata risalita.