
Lo spagnolo è da considerare il vero colpo (realizzato con un anno d’anticipo) del centrocampo del Lecce.
Il Lecce di Marco Baroni è la squadra di esordienti per eccellenza di questa Serie A, soprattutto perché è anche la più giovane. Non tutti i giallorossi “nuovi” della categoria, però, hanno raggiunto subito gli stessi risultati. Tra chi sta facendo meglio di tutti c’è, senza alcun dubbio, Joan Gonzalez.
Quella di Udine è stata l’ennesima prestazione positiva e di sostanza del ragazzo catalano. Il 2002 è stato infatti forse la più bella sorpresa dell’inizio di stagione giallorosso, ma ora etichettarlo come tale sarebbe riduttivo. Dopo tredici turni è giusto passare al grado di certezza con connotati di imprescindibilità nello scacchiere tattico del tecnico. Unico, tra tutti i centrocampisti, a garantire copertura ed essere costantemente pericoloso nei pressi dell’area avversaria.
Alla Dacia Arena un assist magico dopo 90 secondi per il palo di Strefezza, ma anche un gran destro al volo che non è finito nel computo dei tiri in porta perché parato, con la fronte, da Bijol. Ha fatto partite anche migliori, praticamente perfette come con Monza o Fiorentina, ma ciò che conta è la continuità di una prestazione che non è quasi mai mancata. Ed infatti per 13 volte su 13 Baroni lo ha impiegato, 10 dall’inizio e 3 a gara in corso. L’unico nel suo reparto.
