L’ex centrocampista giallorosso ha parlato dei suoi trascorsi nel Salento e della squadra di Marco Baroni in un intervista al Corriere dello Sport.

IL LECCE OGGI. “Lo guardo con particolare interesse, la squadra ha la  rosa più giovane di tutto il torneo ma che sta facendo del dinamismo e dell’organizzazione le sue armi in più contro le corazzate presente in questo campionato in cui ci sono grandi differenti tra le big e le altre formazioni, ma che per fortuna sul campo il Lecce riesce ad annullare”.

LE SORPRESE. “Sicuramente i due centrocampisti Hjulmand e Gonzalez. Hanno grande qualità ma soprattutto sono dinamici, sono centrocampisti moderni a tutto campo, che riescono a fare con la stessa efficacia sia la fase offensiva che quella difensiva ma soprattutto corrono tantissimo e questo è fondamentale quando ti devi salvare”.

LOTTA SALVEZZA. “Il grande vantaggio di oggi può essere  un’arma a doppio taglio, perché è un vantaggio importante e che può garantire anche un margine di gestione nel corso delle prossime giornate. Sarà importante anche il mercato di riparazione in cui tutto può accadere, c’è però la certezza matematiche che il Lecce è più vicino rispetto a Verona, Sampdoria e Cremonese, è più vicino al traguardo e poi ha già uno scontro diretto a suo favore, sarebbe di straordinaria importanza andare a fare punti anche alla ripresa del campionato contro il Verona, quello potrebbe essere un segnale importantissimo”.

RICORDI GIALLOROSSI. “Il campionato 2007/08, fu un campionato matto. Vincemmo il derby per 0-4 a Bari e fu una giornata che non dimenticherò mai, conquistammo 83 punti e non bastarono per andare direttamente in A. Quell’esclusione dai primi due posti poteva abbattere chiunque ma non quel gruppo fatto da uomini e professionisti capeggiati da un allenatore che era un martello e ci voleva sempre sul pezzo, non mollava mai e questo ci ha permesso di arrivare fino alla fine con la stessa intensità forse senza una guida come quella non ci saremmo mai riusciti”.

BARI LECCE 0-4. “Abbiamo fatto la storia è una giornata che nessuno a Lecce dimentica perché il derby è una partita speciale e vincerla in quel modo è stato unico. Ricordo che si giocava prima di Natale, in tanti fecero di tutto per esserci al San Nicola in una serata particolarmente fredda, ma furono ripagati da una prestazione maiuscola. Ci è riuscito praticamente tutto, non abbiamo sbagliato nulla, il Bari aveva anche iniziato bene ma quella sera nessuno ci avrebbe potuto fermare. Fu bellissimo l’abbraccio nel finale con tutti i compagni sotto il settore ospiti, così come è bello tornare a Lecce e ritrovare qualcuno che ancora oggi mi ricorda quell’impresa, che vale forse anche di più di una promozione perché abbiamo scritto una pagina di storia di cui sono felice di far parte”.