Esattamente un anno fa il difensore islandese trovava l’accordo con il club di Oslo salutando il Salento con una buona plusvalenza
Del passaggio in maglia Lecce di Brynjar Ingi Bjarnason non è facile ricordarsi, e non perché sia passato tanto tempo. Appena un anno fa infatti il giovane difensore centrale raggiungeva l’accordo che lo avrebbe portato a titolo definitivo al Valerenga, A norvegese, dopo appena sei mesi salentini. La notizia fu però un’altra, ovvero che Corvino riuscì comunque ad assicurarsi una buona plusvalenza, vendendo il nazionale islandese al doppio della cifra d’acquisto: da 250mila a 500mila.
Non solo, altre due clausole hanno fatto sfregare le mani in via Costadura. Innanzitutto un 10% di introito derivante dalla successiva cessione di Bjarnason, elemento che in caso di esplosione del calciatore avrebbe fruttato una cifra comunque positiva. Poi il diretto di ricompra che comunque garantiva al Lecce di poter riprendere il difensore a pari offerta rispetto ad un eventuale acquirente qualora si fossero sviluppate le condizioni tecniche. Ma com’è andata la stagione di Brynjar?
Non esattamente come il ragazzo si augurava. La squadra ha ottenuto un buon sesto posto finale, ma lui solo in parte è riuscito ad essere protagonista. L’approccio è stato positivo e già dalla terza giornata è divenuto titolare inamovibile. Così è stato fino al decimo turno, quando lo 0-4 interno con il Rosenborg gli è di fatto costato il posto. Maglia da titolare ritrovata solo per le ultime quattro giornate dopo che nelle precedenti 16 era sceso in campo per un minuto. L’età e la fiducia dei rossoblù di Oslo, dove milita anche Leonard Zuta, sono dalla sua parte. Al momento, però, il fattore più positivo dal punto di vista del Lecce sembrano essere stati proprio quei 500mila incassati nello scorso mercato invernale.
Il Lecce, purtroppo si adegua al “sistema calcio” :prima gli interessi e poi il resto: bisogna accontentarsi, il mondo e’ questo,il mercato prevale dovunque e comunque, altrimenti non ci sarebbero guerre o conflitti di ogni genere, ci sarebbe la pace, la solidarieta’ , l’ amicizia tra popoli e tutti gli altri principi e valori oggi sacrificati sull’ altare dell’ egoismo e del cinismo piu’ sfrenato e spietato…..Avanti Lecce.