Il collega Michele Massari ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa biancoceleste nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario

Come arriva la Lazio al match di mercoledì?

“La Lazio ci sta arrivando bene perché la sosta ha permesso a Sarri di recuperare alcuni infortunati importanti, come Immobile e Zaccagni, e di fare una seconda preparazione fisica e tattica mirata a far entrare in forma la squadra il prima possibile, ma senza bruciarsi tutto all’inizio. Si punta ad una forte ripartenza per dare subito dei segnali importanti al campionato, avendo avuto solo 2 giocatori al mondiale (Milinkovic e Vecino) che sono anche rientrati subito, visto che le loro nazionali sono state eliminate alla fase a gironi”.

Quali sono punti deboli e di forza del collettivo di Sarri?

“Il vero punto debole della squadra di Sarri è l’amnesia collettiva che, ogni tanto, ha in determinate partite. Questo limite porta, qualche volta, a sconfitte inspiegabili, come quelle contro la Salernitana (1-3) e il Midtjylland in Danimarca (5-1). Il suo punto di forza è invece la solidità difensiva, che, nelle scorse stagioni, era un difetto tipico della Lazio (l’anno scorso, quando Sarri era appena arrivato ed aveva potuto vedere da vicino questo stesso difetto, aveva subito 58 gol in campionato). Ora, in queste prime 15 partite dell’attuale campionato di Serie A, ha subito solo 11 reti, grazie al lavoro di Sarri e agli innesti, in estate, di Provedel, Casale e, soprattutto, Romagnoli. Tra l’altro, ho notato un dato curioso: delle 11 reti subite finora, 6 sono arrivate in sole 2 gare, contro Salernitana (3) e Juventus (3). Nelle restanti 13 partite ha subito solo 5 gol e ha mantenuto la porta inviolata per ben 9 volte”.

Immobile, tra infortunio e sosta, arriva da un lungo stop. Pensi questo sia un pro o un’incognita in più per la difesa salentina?

“Penso che possa essere un’incognita per la difesa leccese perché, grazie a questa sosta, non solo ha potuto recuperare tranquillamente dall’infortunio, ma ha anche avuto modo di recuperare uno stato di forma abbastanza buono. Inoltre entrerà in campo molto determinato a fare gol per trascinare i suoi compagni alla vittoria e per avvicinarsi subito all’attuale capocannoniere del campionato (Osimhen) a 9 gol, essendo Immobile a soli 6 gol fatti. Questo fattore potrebbe rivelarsi decisivo per Lecce-Lazio”.

Che opinione hai del Lecce di Marco Baroni?

“Ho un’opinione positiva sin dalla prima gara di campionato che ho visto, cioè quella contro l’Inter dove il Lecce non meritava in alcun modo di perdere (soprattutto in quella maniera beffarda), come non meritava la sconfitta nemmeno all’Olimpico contro la Roma. Nonostante ciò, ha il merito di aver ottenuto uno straordinario pareggio contro il Napoli al ‘Maradona’ e di aver espresso un bel gioco che gli ha permesso di ottenere, fino ad ora, punti importanti in chiave salvezza, in particolare quelli in casa contro l’Atalanta. Tutto questo, secondo me, è stato possibile grazie all’ottimo lavoro che sta svolgendo mister Baroni con la squadra giallorossa. Tra l’altro, a mio avviso, Baroni è un allenatore veramente bravo e meriterebbe una maggiore considerazione rispetto a quella che già ha”.

Come dovrebbero scendere in campo gli Aquilotti contro i giallorossi?

“La Lazio dovrebbe scendere in campo con la sua formazione tipo. Ci sono solo 2 ballottaggi, uno per motivi tecnico-tattici e l’altro è legato alle condizioni fisiche di un giocatore. Il primo riguarda il posto di ala sinistra, dove Pedro e Zaccagni si stanno contendendo quel posto per completare il tridente offensivo con Immobile e Felipe Anderson. Il secondo invece è legato alle condizioni di Cataldi, anche se sembrano in miglioramento e dovrebbe farcela a partire dall’inizio contro il Lecce. Nel caso non dovesse essere così, c’è Marcos Antonio pronto a sostituirlo”.