
Inter-Lecce, le pagelle: deludono le ali titolari, Pezzella ancora non dei migliori. Tuia e Umtiti escono a testa alta
LECCE:
Falcone 6 – Probabilmente si aspettava di essere impiegato più spesso visto il coefficiente di difficoltà del match, sicuramente avrebbe voluto la possibilità di intervento su due gol subiti invece imparabili. Attento sugli altri due tiri in porta avversari firmati Calhanoglu e Dzeko, che era stato liberato proprio da un suo errore. Messo a rischio da qualche difficile retropassaggio, reagisce bene e si fa trovare pronto
Gendrey 6 – E’ quello che si prende più rischi, per quanto difensivi, ed i risultati lo premiano. Superato solo una volta dal pur vivace Gosens né da nessun altro, senza paura si lancia ovunque in scivolata e ne esce vincitore. Avrebbe potuto osare in avanti come fatto discretamente nel finale di gara, anche se si sarebbe preso poi qualche rischio di troppo
Tuia 6 – Gara tanto sofferta quanto dignitosa. Di duelli ne perde e ne vince, sempre sul filo del testa a testa con gli insidiosi avanti interisti e mai in modo secco. Lotta con attenzione e senza fronzoli, spesso “alla Baschirotto”, arrendendosi di fatto solo alla stanchezza
Umtiti 6 – Torna titolare dopo due week-end di sosta e governa bene una difesa che di certo non abbandona Falcone al proprio destino. Sul bis di Lautaro poteva leggere il blocco Dzeko-Tuia, anche se erano poi Gendrey e Gonzalez i più vicini a poter chiudere. Per il resto anche lui si lancia senza paura in duelli che lo vedono davvero battuto solo in due mezze occasioni
Pezzella 5,5 – Evita l’insufficienza grave mettendo un ottimo cross per Hjulmand nel finale, ma anche stavolta non convince particolarmente. L’inizio è attento, con un paio di buone chiusure in corner, poi alla lunga non soddisfa perdendosi Dumfries che fa l’assist del raddoppio ed andando in affanno. Sbaglia troppi palloni giocati quando il punteggio è in parità ed il Lecce prova a colpire partendo proprio dalla sinistra
Gonzalez 5,5 – Il più giovane della truppa appare emozionato all’impatto con la Scala del Calcio, perdendo quasi tutti i duelli iniziali. Con il passare dei minuti cresce e dà una mano in entrambe le fasi, facendo vedere anche qualcosa di interessante a cui però non riesce a dare continuità. Corre finché ne ha, lasciando il campo nel finale dopo un match generoso ed un po’ incolore
Hjulmand 6 – Vederlo dominare anche a San Siro contro un centrocampo a tre che per effetto dei braccetti di Inzaghi diventa spesso a cinque ci avrebbe costretti a leggere titoloni a suon di paragoni su ogni testata internazionale da qui a giugno. Invece, come giusto e preventivabile, soffre la qualità nerazzurra ed i continui movimenti delle punte avversarie, non riuscendo a chiudere (vedi raddoppio) gli altrui buchi. Di testa nel finale poteva fare meglio, anche oggi tuttavia presente dall’inizio alla fine
Maleh 6 – Per poco meno di cinque minuti perde testa e riferimento, sbagliando tre palloni di fila che comunque non sortiscono eccessivi problemi per la sua squadra. E’ l’unico momento di appannamento di una prestazione positiva, nella quale probabilmente poco più poteva fare avendoci messo agonismo ed anche quella qualità che ancora non si era granché vista finora. Invece è tra i migliori nell’approccio con la gara, va al tiro e prova a far viaggiare Di Francesco e Ceesay
Strefezza 5,5 – Prova imprecisa e non nel pieno del gioco, sulla falsariga dell’opacità già vista con il Sassuolo. Stavolta non c’è l’erroraccio sotto porta, ma ci sono controlli ed aperture sbagliate in quasi tutti i troppo pochi (e questa non è certo colpa sua) palloni toccati. La miglior cosa una bellissima apertura non sfruttata da Di Francesco giusto pochi secondi prima di essere sostituito
Ceesay 6 – Baroni sceglie lui per metterla sul dinamismo e sulla necessità di punzecchiare senza sosta la fisica difesa interista ed il gambiano risponde presente. Con un numero più siluro costringe Onana alla parata più difficile della sua gara, poi sponde, movimenti, dribbling. La tecnica sopraffina non è di casa, peccato perché con precisione la sua buona prova avrebbe portato ad ancora altri esiti, per sé e per la squadra
Di Francesco 5,5 – Cambia la forma ma non la sostanza se confrontato con Strefezza. L’11 è infatti molto più nel vivo del gioco e così ha la possibilità di provarci, sbagliando tuttavia quasi ogni cosa tentata. Spesso fuori tempo, mai incisivo, mette un solo buon pallone per Blin nel finale
Blin 6 – Sebbene avrebbe altri compiti, prova a dare la scossa in termini di incisività offensiva con movimento, inserimenti ed anche (per quanto pretenziose) conclusioni. I risultati però sono assolutamente da rivedere, tant’è che ha l’occasione per colpire che spreca
Oudin 6,5 – Da subito nel vivo del match, suona la scossa alla squadra che moltiplica le conclusioni. Un tiro interessante, due corner conquistati ed uno calciato bene e sprecato da Di Francesco gli valgono la palma di migliore del Lecce
Romagnoli 6 – Dentro per Tuia, prende le misure agli avversari e non concede occasioni
Helgason sv
Banda sv
All. Baroni 6 – Ko ingiusto con il Sassuolo, ko che ci sta ma che non vede i suoi sfigurare a San Siro quest’oggi. Il Lecce anche stavolta è ben messo in campo, concede francamente poco ed è punito in due situazioni evitabili con una lettura migliore da parte dei singoli. Sicuramente non il miglior Lecce visto con una big, ma anche stavolta sarebbe bastato un mezzo episodio per poter dare un altro impulso ad un match che vede i salentini uscire a testa alta
INTER:
Onana 6 Darmian 6,5 Acerbi 6,5 Bastoni 6,5 Dumfries 6,5 Barella 6,5 Calhanoglu 6 Mkytharian 7 Gosens 6,5 Dzeko 6 Lautaro 7 Brozovic 6 Lukaku 6 D’Ambrosio sv Gagliardini sv Zanotti sv All. Inzaghi 6,5
