Dopo aver saltato la gara d’andata a causa di una squalifica, il difensore leccese, vicecapitano dei toscani dietro a Bandinelli, giocherà contro i giallorossi per la prima volta da calciatore affermato in A

Ritorno alle radici dopo una vita sportiva. A nove anni e mezzo dalle tre partite disputate con la maglia del Lecce nella Coppa Italia 2013/2014, Sebastiano Luperto, allievo di mister Claudio ex calciatore e allenatore del settore giovanile giallorosso, sarà avversario contro la squadra della propria città natale. Era il 17 agosto 2013 quando Luperto, allenato da un altro leccese purosangue come Francesco Moriero, entrò nella ripresa al posto di Rullo nel Terzo Turno di Coppa Italia perso dal Lecce a Parma (4-0).

Luperto, prodotto del vivaio giallorosso e tra gli ultimi talenti nati all’ombra del Barocco, giocò in corsa anche le precedenti due gare vinte con Santhià (3-0) e Ternana (2-4). L’esordio assoluto contro i piemontesi fu l’unica presenza al Via del Mare con addosso la maglia giallorossa. Con la Primavera del Lecce, Sebastiano Luperto ha anche giocato l’ultima edizione del Torneo di Viareggio disputata dai salentini, sconfitti da Napoli e Honved dopo la vittoria iniziale contro il LIAC New York.

Proprio la gara contro il Napoli nel torneo giovanile, vinta 4-0 dai partenopei, probabilmente, fu la svolta della carriera del difensore. Nel 2014/2015, dopo un anno di prestito nelle giovanili, gli azzurri investirono 490mila euro per il talentino leccese. Dopo la Primavera, Luperto s’approcciò alla Serie B nel 2016/2017. 32 presenze e 1 assist con la Pro Vercelli valsero la scommessa dell’Empoli. Pietro Accardi, già allora ds degli azzurri toscani, acquistò Luperto in prestito nell’anno della promozione in A con Andreazzoli in panchina.

Dopo il successo empolese, Luperto restò per due stagioni al Napoli da terzino sinistro. Tra le nove presenze in A del campionato 2019/2020 c’è anche la passerella di 3 minuti a Lecce in occasione del 4-1 conquistato dal Napoli di Ancelotti. Luperto entrò nel finale dopo la standing ovation concessa a Llorente, autore di una doppietta. A Crotone nel 2020/2021 le presenze furono 23 ma la retrocessione non cancellò il buon operato del calciatore, spostatosi prima braccetto di sinistra e poi difensore centrale.

All’alba del campionato 2020/2021, il duo Andreazzoli-Accardi nella stanza dei bottoni dell’Empoli puntò ancora una volta su Luperto, ancora in prestito dal Napoli (stavolta oneroso). Nella tranquillissima salvezza conquistata lo scorso anno grazie al bel calcio del tecnico romano, Luperto è stato titolare nel quartetto difensivo con Viti (ora al Nizza). L’Empoli ha rinnovato l’accordo anche per quest’anno: altro prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni e contratto fino al 2025.

Pian piano, oltre alla costanza di rendimento, sono giunte le soddisfazioni personali. A 25 anni, Luperto ha vestito per la prima volta la fascia da capitano (Empoli-Torino 1-3 del 1 maggio 2022). Nelle gerarchie, il leccese è secondo solo a Bandinelli. Il Toro ha rappresentato poi un altro capitolo importante, il primo gol in A segnato il 28 gennaio (2-2) dopo la sosta mondiale. Il centrale è una garanzia della squadra empolese: con 2287’ accumulati, è la pedina più schierata da Paolo Zanetti davanti a Vicario, out lunedì.

Ora, al netto dell’appannamento che l’Empoli, come il Lecce, paga nelle ultime gare, manca poco al terzo risultato di squadra vincente festeggiato in Toscana dopo la permanenza in A dello scorso anno e la promozione del 2018. Al Castellani domani ci sarà la partita del cuore di Luperto, molto più di un ex, domani per la prima volta avversario del Lecce “da adulto”.