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Lecce, dalla panchina serve una spinta in più

Dopo la vittoria con l’Udinese, in cui i subentrati Ceesay, Romagnoli, Maleh, Banda e Gonzalez hanno dato freschezza e fluidità al gioco giallorosso, per arrivare a un altro risultato importante si attendono prestazioni sopra le righe anche da parte dei subentrati

Il Lecce ha iniziato i lavori in vista dell’ennesima partita ad alta tensione di questa stagione. Oltre alla prestazione, arma principale scelta dai giallorossi per pervenire all’obiettivo stagionale della salvezza, servono carattere e qualità nei momenti topici. Del primo c’è stato sfoggio già all’Olimpico contro la Lazio. Aiutata da un settore ospiti caldo che ha fatto sentire la propria presenza canora dal momento dell’ingresso della frangia più calorosa, la squadra ha tenuto la barra dritta dopo il rigore sbagliato da Strefezza e l’1-0 di Immobile accarezzando il sogno di strappare tre punti. Alla doppietta di Oudin, però, sui titoli di Coda c’è stata la firma di Milinkovic-Savic su un rinvio sporco di Romagnoli, inserito da Baroni per ovviare alla sofferenza sui palloni alti.

A tre partite dal gong, con una tra Lecce, Spezia e Verona designata a scendere in B, di tattico non si può fare molto. Baroni deve tirar fuori il massimo da tutto il gruppo sin dal primo allenamento e finanche alla conduzione dalla panchina dei suoi ragazzi domenica contro i liguri. Ciò che, un po’ qualitativamente un po’ per mancanza di continuità, sta mancando al Lecce è la carta vincente dalla panchina. Dopo lo spostamento di Oudin che può aver bilanciato in avanti la produzione di occasioni, al Lecce serve tenacia da parte delle (termine anacronistico nel calcio del 2023 coi cinque cambi) seconde linee.

La squalifica di Banda toglie di fatto l’unico cambio sulle ali del 4-3-3, mentre Gendrey e Colombo sono in diffida. In caso di squalifica del francese, è più probabile lo spostamento a destra di Baschirotto che l’impiego di Cassandro, utilizzato solo a Firenze. Il 21enne attaccante lombardo ha battagliato contro il duo centrale della Lazio Casale-Alessio Romagnoli, ma il digiuno di gol dura ormai dalla prima gara del 2023, vinta con la squadra di Sarri nel Salento. La maggior tecnica e visione rispetto a Ceesay, più impiegato, non ha dato frutti nel girone di ritorno. In rosa c’è il 20enne Voelkerling Persson: troppo pochi 91′ diluiti in 8 presenze per pretendere numeri. Helgason, vista la coperta corta sulle fasce, avrà minuti a disposizione.

Di Simone Romagnoli, 33enne acquistato a gennaio dal Parma, si è già detto: la sua esperienza, accostata a Umtiti, dà respiro in momenti in cui serve abbassare la serranda. Al centro della difesa non mancano i cambi, con Tuia e Ceccaroni più il rientrante Pongracic ora tra i convocati, mentre a sinistra la staffetta Gallo-Pezzella, col primo più dentro gli automatismi, proseguirà fino alla fine.

In calo sono anche le carte da giocare in corso a centrocampo. Il classe 20o2 Gonzalez, primo prodotto del Corvino-bis a debuttare in Serie A, è stato fondamentale nella prima parte di campionato con i suoi strappi palla al piede. Il calo del Lecce, fisico e mentale, è coinciso con la flessione, comprensibile vista la giovane età, dello spagnolo. Definire il rendimento di Maleh, in prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina, insufficiente, mette d’accordo tutti. L’italomarocchino ha giocato titolare sette volte su quindici presenze ma, dopo la gara persa con il Napoli, Baroni lo ha scelto dall’inizio solo all’Allianz Stadium contro la Juventus, non impiegandolo infine nelle ultime due partite contro Verona e Lazio.

 

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Cri
Cri
11 mesi fa

Ma dove sono finiti i vari Liguori e company??? Da quando le cose vanno male nessuno rilascia da un bel po’ di tempo dichiarazioni….
Spero che almeno stiano caricando a dovere i Mister e squadra…. Perché questa partita non si può sbagliare!!!

Direttore1982
Direttore1982
11 mesi fa

Purtroppo a parte Rodriguez caratterialmente in serie B già avevano delle difficoltà i vari listowsky, bjorkgren, helgason..la panchina attuale a parte gonzalez ( giustificabile visto la non esperienza in prima squadra) sono tutti rivedibili.. compresi maleh ( poco fisico per il tipo di gioco che serve a noi in serie A)Pezzella (avrei fatto esordire Dorgu) e Romagnoli ( troppo lento). Forse terrei solo Ceccaroni.

terence
terence
11 mesi fa
Reply to  Direttore1982

se non era per Helgason e Bjorkengren forse rimanevi in serie B, Soprattutto il primo contro spal e monza si e reso protagonista di giocate decisive. Chiaramente non puoi giudicare uno che viene fatto enrare all 83 sempre e che l’ultima volta che ha giocato titolare e stato con il Napoli e il Monza 6 mesi fa. e nonostante tutto gli rompono i coglioni a Helgason. Gonzalez ha dovuto fare pietà per 10 partite consecutive prima che smettessero di dargli 7. anche con la Lazio il pareggio e colpa di Gonzalez. Ma l’insufficenza la prende helgason che e entrato a 6 minuti dalla fine.

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