La lotta per la permanenza in A, a un crocevia nel prossimo turno a causa dello scontro diretto del Via del Mare, s’incastra irrimediabilmente col rebus europeo complicato dal caso-Juventus e dalle sorti delle milanesi in Champions

Lecce-Spezia di domenica 21 maggio alle 12.30 sarà l’ultimo scontro diretto con obiettivi in palio della Serie A 2022/2023. Lo snodo con protagoniste le squadre di Baroni e Semplici si giocherà sapendo già l’esito di Atalanta-Verona, primo di una lunghissima serie in cui le squadre alla ricerca di un posto nelle competizioni europee del prossimo campionato saranno di fronte a un bivio rappresentato dalle quattro (o tre?) pericolanti di A.

OTTAVO POSTO. Una concatenazione di eventi forse diabolica dà sale al finale campionato del gruppone di squadre racchiuse tra l’ottavo posto della Fiorentina (49 punti insieme a Monza e Torino) al Sassuolo. I neroverdi sono tredicesimi a 44 lunghezze dietro a Bologna (47) e Udinese (46). Per valere la Conference League, però, si devono verificare più condizioni. La prima: Milan e Inter vincenti in Champions League ma non tra le prime quattro, cosa che darebbe il posto Champions a 5 italiane. Alternativamente, la seconda: Roma o Juventus (occhio al verdetto sulla penalizzazione) campioni in Europa League ma non tra le prime quattro. In più, però, la possibile vittoria della Fiorentina della Conference o della Coppa Italia vanificherebbe tutto. Se la Viola, fuori dalle prime sette, dovesse raccogliere l’eredità di Mourinho a Tirana, accederebbe all’Europa League insieme alla sesta, con settima in Conference e ottava fuori da tutto. Questo se si verificasse uno dei due casi sopra descritti, altrimenti a farne le spese sarebbe la settima qualificata con la quinta e Fiorentina in Europa League, con sesta in Conference.

LECCE 32. La definizione di partita fondamentale ha accompagnato altre partite (ancora mai vinte) nel girone di ritorno. Questa volta, però, una sconfitta contro lo Spezia potrebbe essere senza appello. Stesso discorso ovviamente in caso di vittoria, che varrebbe tre quarti di salvezza. Guardare i risultati degli altri occorre a poco ma in caso di sconfitta del Verona a Bergamo anche un pareggio contro lo Spezia (potenziale +3 sulla zona rossa) non sarebbe da buttare. Alla 37°, l’ultima trasferta sarà a Monza. I brianzoli (in campo venerdì col Sassuolo) sono in corsa per il famigerato ottavo posto al pari del Bologna, avversario del Via del Mare all’ultima. Alla 38° gli intricati quadri europei saranno verosimilmente più chiari, con i felsinei in lizza o meno con qualche dubbio in meno. In soldoni: il Lecce è ancora padrone del proprio destino, ma serve il risultato e basta.

SPEZIA 30. La vittoria contro il Milan ha rimesso in carreggiata i liguri. Ad oggi sarebbe spareggio thrilling con il Verona. 15 punti su 21 punti negli scontri diretti (contando anche le salve Salernitana ed Empoli) frutto di tre vittorie (tutte in casa con Samp, Verona ed Empoli) contro i 12 del Lecce. Il dato rende ancor di più l’importanza campale della partita. Messo in archivio il team salentino, lo Spezia ospiterà il Torino, atteso dalla partita tra ottave contro la Fiorentina. Gli Aquilotto chiuderanno all’Olimpico contro una Roma che, dopo le partite con Salernitana e Fiorentina, sarà ancora a caccia della Champions.

VERONA 30. Il tonfo casalingo con il Torino ha affievolito l’entusiasmo nato dopo la vittoria di Lecce. Zaffaroni ha costruito la sua risalita su scontri diretti (18 punti su 21) e rendimento in casa (20 punti al pari dello Spezia contro i 16 del Lecce e i 13 della Cremonese). Il calendario non è benevolo, i tre punti in casa alla 37° contro l’Empoli già salvo sono un obbligo da concretizzare indipendentemente dal risultato di Bergamo. All’ultima si va a San Siro contro il Milan incerottato oggi a -4 dalla Champions e, dopo la semifinale di ritorno con l’Inter, atteso dalla Sampdoria retrocessa prima di Juve-Milan, crocevia per Pioli. Ancora una Fatal Verona rossonera per festeggiare la Serie A, resa a pochi metri dal traguardo o clamoroso spareggio alle porte?

CREMONESE 24. Ben pochi calcoli per la squadra di Ballardini, attaccata soltanto all’aritmetica dopo la sconfitta 2-0 contro la Juventus. Sabato pomeriggio, i grigiorossi dovranno battere il Bologna e poi sperare nei passi falsi di Verona e Spezia. Ciò per toccare un ipotetico -3 (o -4 in caso di pareggi) dalla lotta salvezza. Solo così si darebbe un senso a Lazio-Cremonese della 37°, dove Sarri vorrebbe scattare ufficialmente verso la Champions mentre la Cremo dovrebbe fare l’exploit con un orecchio a Monza-Lecce, Spezia-Torino ed Empoli-Verona per poi giocarsi tutto allo Zini contro la Salernitana salva. Difficile, ma la matematica ci costringe a dire che è possibile.