L’allenatore pescarese ha avuto alle sue dipendenze Federico Di Francesco nell’ultima stagione, conclusa con l’esonero, alla Virtus Lanciano

Federico Di Francesco e Roberto D’Aversa s’incontrano dopo la porzione di campionato di Serie B 2015/2016 vissuta insieme alla Virtus Lanciano. Sia l’esterno d’attacco sia l’allenatore erano in rampa di lancio. D’Aversa, ritiratosi solo tre stagioni prima, cercava il bis di salvezze alla sua prima esperienza da allenatore. DiFra, al debutto in cadetteria, si stava facendo conoscere dopo un’annata alla Cremonese in Serie C. D’Aversa restò alla guida dei frentani per 23 partite per poi essere sostituito da Maragliulo. L’allenatore schierò il giovane Di Francesco, da ala destra o sinistra nel 4-3-3 in 21 occasioni. Sotto la gestione D’Aversa, Federico festeggiò la prima segnatura in B il 12 dicembre 2015 in Avellino-Virtus Lanciano 3-2.

La maturazione dell’oggi attaccante esterno del Lecce proseguì e si tradusse in cifra realizzativa nella rimonta salvezza mancata dal Lanciano solo dopo gli spareggi salvezza persi contro la Salernitana. Con 38 presenze al pari di Aquilanti, il figlio di Eusebio fu il calciatore più schierato dalla Virtus 15/16. Difatti, il lavoro di D’Aversa fu il primo volano per la crescita di Di Francesco che, nell’estate del 2016, fu acquistato dal Bologna per 1,40 milioni.

A luglio 2023, il quadro della situazione è fisiologicamente ben differente. Federico Di Francesco è il titolare con più esperienza della rosa a disposizione di Roberto D’Aversa, allenatore che sa di giocarsi una fetta importante del proprio percorso professionale nel Lecce dopo i fallimenti con Parma, dove è rientrato al posto di Liverani nel 2020/2021, e Sampdoria. Di Francesco sarà senza dubbio una chioccia per i tanti giovani che D’Aversa cercherà di esaltare. I tifosi del Lecce sperano che il risultato di squadra sarà nettamente diverso rispetto all’interruzione dell’incarico vissuta sette anni fa.