L’ex difensore leccese, bandiera del Torino, si è raccontato all’edizione piemontese de La Repubblica. A 61 anni, Bruno fa il mediatore ed è appassionato di mountain bike
IL CALCIO DI OGGI. “Oggi il calcio è un posto freddo, senza passione, con troppi giocatori scarsi che si credono fenomeni. Colpa delle tv. Perché faccio il mediatore? Per restare nel giro, per divertimento e per amicizia nei confronti di Alessandro Moggi e Jason Ferguson, figlio di Sir Alex. Di recente potevo diventare direttore tecnico dell’Alessandria ma non me la sono sentita. Ringrazio Enea Benedetto che me l’ha proposto, ma avrei dovuto lasciare Lecce e la bici…”
PENSIERO. “Come spiegherei il nostro calcio a un ragazzo di oggi? Direi che dopo una sconfitta ero ferito, piangevo, mi disperavo. Oggi i giocatori perdono e vanno al ristorante o in discoteca. A un ragazzo di oggi direi: non sapete cosa vi siete persi. Maradona era il più grande, facevi spalla a spalla con lui e finivi a terra. Paolo Di Canio era l’avversario più indisponente, si buttava a terra e piagnucolava sempre. Van Basten una volta ballò sopra di me a terra dopo un mio autogol. Fortunatamente per lui, Capello lo sostituì”
a prescindere da chi sia, nei primi 3 righi ga detto la verità di oggi!!!
Sentire sto soggetto parlare di scarsi nel calcio quando lui non sapeva neanche stoppare un pallone oltre che essere il macellaio calcistico n.1 lascia sgomenti …..su 38 partite di campionato 34 doveva essere espulso……..vai in bici che non fai danni…….che poi viene Van Basten e quando cadi ti piscia pure sopra
Un tifoso milanista parla male di un leccese calciatore professionista…ecco di cosa parla Bruno, di come il mondo sia finito così in basso…ma tu, sommo poeta milanista, puoi sicuramente illustrarcelo
…probabilmente avrai sbagliato sito! È evidente che sei più “civile ed intelligente” che milanista…