Lecce-Lazio, le pagelle: Gonzalez e Ramadani dominano il centrocampo, Pongracic e Baschirotto due muri

LECCE:

Falcone 7,5 – L’epica rimonta giallorossa nasce anche dal suo piedone, quello che due volte si oppone prodigiosamente prima ad Anderson e poi ad Immobile negandone il raddoppio. Attento in un paio di circostanze, per il resto vede dalle sue parti gli avanti avversari meno rispetto a Provedel, ben più in affanno. Che ritorno per WladiMuro!

Gendrey 6 – Nettamente il giallorosso più in difficoltà, pur senza commettere errori importanti. Alla fine anche grazie ai compagni non dargli l’onore della sufficienza è impossibile, perché comunque ad inizio gara duetta bene e Zaccagni non lascia il segno in zona gol. Nella ripresa il 20 biancoceleste si gira però troppo facilmente sventagliando a destra e sinistra e, non facendo il francese mai sentire mai i tacchetti, D’Aversa è costretto a cambiarlo per un più coraggioso Baschirotto

Pongracic 7 – Senza quella passeggiata che si concede ad inizio gara offrendo campo libero prima di fatto a Luis Alberto e poi ad Immobile staremmo parlando di una gara perfetta. Il croato gioca la palla bene e velocemente (brivido nel finale escluso), annulla per quanto possibile le incursioni laziali. Soprattutto, quando è stato il momento di aggredire il match, ha iniziato a mietere anticipi sulla trequarti a ripetizione suonando la carica ai suoi

Baschirotto 7 – Il solito Baschi che riprende da dove aveva lasciato, tutto muscoli ed efficacia. Perfetto in copertura, insidioso sulle palle alte, mai fuori posto anche quando la Lazio alza il livello tecnico del match. Il meglio di sé lo da però quando passa terzino, facendo tremare tre volte i biancocelesti che alla fine capitolano

Dorgu 6,5 – Pensare ad un esordio in campionato in cui non avrebbe sofferto Felipe Anderson sarebbe stato utopia. Così il danese sì, concede qualche metro all’avversario in alcune circostanze (ma quasi solo da errori a centrocampo dal settore opposto), risultando altresì bravo in almeno un paio di chiusure da ultimo uomo. Davanti la voglia di proporsi certo non manca, come il gran pallone sprecato da Ramadani

Ramadani 7 – Che gran bel giocatore che abbiamo in mezzo al campo! L’albanese conferma le buone impressioni dimostrate con il Como, anzi si migliora nonostante un livello del match impennatosi vertiginosamente. Così calcia da fuori, apre il gioco, accelera, dribbla e si inserisce, sprecando anche un’ottima palla di Dorgu che, se gestita meglio, lo avrebbe fatto concorrere per la palma di migliore in campo

Gonzalez 7 – Tra i migliori in campo nonostante sia uscito sullo 0-1. Il che è esplicativo dell’abilità che lo spagnolo ci ha messo, tornando ad esprimersi sui livelli strepitosi per i quali lo abbiamo visto brillare in oltre metà della passata stagione. Imperioso fisicamente, generoso nel coprire tutto il campo, prezioso quando c’era da schiacciare gli avversari nella loro area: rieccolo, il vero Joan

Almqvist 7,5 – La sua capacità di accendersi dal nulla, anche quando sembra stanco, in difficoltà, quasi prossimo a chiedere il cambio, può davvero diventare un fattore. Da subito vivacissimo ed a tratti imprendibile, sembra quasi che non colpisca più per una sua voglia di strafare che per una capacità degli avversari di contenerlo. Sempre pimpante, si fa trovare pronto al momento giunto siglando un gol bellissimo ed importante per poi metterci la presenza anche nella mischia vincente del raddoppio

Rafia 6,5 – Uno dei tantissimi giallorossi che hanno alternato ottime giocate (vedi grande appoggio per Strefezza che sfiora il vantaggio) a qualche errore nelle scelte e nei tempi del tocco. Quando si illumina il Via del Mare si esalta ed il Lecce aumenta vertiginosamente i ritmi, strappando e mettendo in grande difficoltà la retroguardia laziale. Al novero anche due ottime conclusioni che, senza le respinte della difesa, sarebbero state decisamente insidiose

Banda 7 – La furia zambiana si abbatte sulla Lazio, che si salva solo per l’imprecisione negli al tocco decisivo. Impegna due volte Provedel, bravo soprattutto sulla prima conclusione, e mette in mezzo due ottimi palloni non finalizzati da Strefezza e soprattutto Rafia, stoppato in extremis dopo una fenomenale sgroppata sulla sinistra del numero 22. Con questa qualità e migliorando il “solito” tiro può davvero far volare il Lecce

Strefezza 6,5 – Chiamato a prendersi sulle spalle il peso della parte centrale dell’attacco contro una delle difese più forti del campionato che riesce comunque a mettere in difficoltà. Per Provedel è sempre un’insidia, ma manca troppo spesso nella precisione della stoccata tentata comunque in zone nel campo non propriamente adatte alle sue caratteristiche. La miglior conclusione la fa ad inizio gara sfiorando il vantaggio, poi soprattutto cuore per aiutare a salire una squadra che domina a lungo

Gallo 7 – Dorgu soffre ed è stanco e D’Aversa capisce che è il momento di trovare nuova linfa sulla sinistra, dove Banda se ben supportato può essere inarrestabile. Il siciliano approccia discretamente per poi esplodere, con l’assist vincente per Almqvist ma non solo, visto che il suo supporto all’azione offensiva è continuo

Blin 6,5 – C’è bisogno di sguinzagliare Baschirotto sulla destra e così D’Aversa si gioca il jolly, portandolo al centro della retroguardia. Ed Alexis risponde presente non concedendo un centimetro agli avversari anche quando i biancocelesti provano a spingere

Kaba 6,5 – Non dev’essere stato facile per lui esordire in un match del genere, con i suoi sotto e con un avversario chiuso per cercare di blindare il successo. Il neo centrocampista giallorosso dimostra però personalità tra le linee ed abilità nel fungere da schermo quando si rischiava di lasciare qualche spazio di troppo per la ripartenza avversaria

Di Francesco 7 – Dentro quando non c’è più tempo da perdere, con gli occhi della tigre che ogni subentrante dovrebbe avere. Insidioso da subito per gli avversari, cresce fino a diventare decisivo con il guizzo che fa esplodere il Via del Mare

Burnete 6,5 – Il cambio della disperazione? Probabilmente sì e ci sta tutta, ma ciò che conta è che in ogni circostanza che lo ha visto protagonista si è mosso bene, seminando il panico della convulsa azione che ha portato alla girata vincente di Di Francesco

All. D’Aversa 7,5 – Una vittoria meritatissima figlia di una partita dominata per 70 minuti contro i vice-campioni d’Italia. Impossibile sperare in un’accoppiata migliore gioco-risultato di quella vista in un Via del Mare già onestamente soddisfatto delle trame salentine quando si stava perdendo immeritatamente, per poi rimanere estasiato dal vigore che ha portato al successo. Due guizzi vincenti in una gara in cui al netto degli episodi il Lecce ha fatto tutto quello che c’era da fare per approcciare bene il nuovo campionato