Le statistiche della gara segnano la superiorità dei padroni di casa nonostante gli episodi non sfruttati nella ripresa dai granata
Del rapporto tra calcio e numeri oggi si potrebbe dire molto. I numeri, nel calcio, non hanno l’esattezza posseduta altrove, ma, di certo, aiutano a comprendere meglio lo stato di salute e cosa migliorare. L’andamento del match ci dice che, soprattutto nella ripresa, il Lecce ha sofferto molto gli attacchi della Salernitana, vicina al gol due volte con Cabral (palo/parata di Falcone e piatto da pochi metri alto) e Bohinen (diagonale fuori di un soffio) e ha fatto sua la partita grazie a due fiammate a inizio e fine match. I dati, però, segnano la superiorità del Lecce nella produzione e pericolosità di occasioni: 2.04 a 0.85 di expected goals, 19 tiri a 9 e 6-3 di tiri in porta. La Salernitana ha avuto soltanto maggiori percentuali di possesso palla: 54% a 46%.
Il Lecce ha iniziato a mille. Krstovic ha tirato fuori dal cilindro il coniglio al 6’ (0.04, dato di gol difficile da realizzare) e nel primo quarto d’ora sarebbe potuto arrivare già il raddoppio. L’apice è nelle quattro conclusioni al 18’ (Ramadani nella mischia, Baschirotto respinto, Banda parato da Ochoa e murata di Gyomber ancora su Banda). Il riflesso di Falcone su Candreva (0.13, tiro troppo centrale?) ha negato il pari nell’unica grande palla-gol ospite del primo tempo (xG totale Salernitana 0.19 contro 0.60). Il rigore-gol di Strefezza (0.76) ha certamente allargato il divario, ma i giallorossi hanno anche generato il colpo di testa non capitalizzato da Blin all’81’ (0.24).
L’imbucata perfetta di Kastanos per l’ex azzurro al 44’ è stata uno dei 6 passaggi filtranti arrivati a destinazione (su 7) della partita della Salernitana. Tanti, con conseguenti situazioni di difesa a campo aperto per Baschirotto e Pongracic. In media, l’anno scorso il Lecce ha concesso 3,20 filtranti agli avversari. Cosa possiamo evincere? In fase di non possesso e pressing il centrocampo, a partire dall’ottimo Ramadani (67% di duelli vinti), deve calibrarsi tra aggressività e tenuta del campo. E’ la cartina di tornasole del calcio propositivo imposto da D’Aversa con centrocampisti di proposta (Rafia-Kaba dall’inizio). Immaginiamo che il tecnico punterà a migliorare quest’aspetto. L’albanese interpreta il ruolo diversamente da Hjulmand: meno intercetti, stesso temperamento nei duelli e più voglia di giocare ogni pallone.
Gli indici ci dicono che il Lecce ha utilizzato più delle altre volte il lancio lungo. La pressione figlia dei momenti positivi della Salernitana ha indotto a meno fronzoli (21 spazzate contro le 8 e 11 di Fiorentina-Lecce e Lecce-Lazio). Quando Sousa ha corretto il posizionamento di Cabral (31 duelli vinti, il 55%), da esterno destro per badare a Banda a mezzapunta, difesa e centrocampo hanno perso dei riferimenti. Singolarmente, Pongracic è stato quasi impeccabile (72% di duelli vinti), mentre per gli ospiti alte percentuali per Lovato (a rischio espulsione), Bradaric e Pirola.
Un’analisi a parte la merita Krstovic, in campo per 73 minuti prima di lasciare spazio al debutto gol di Piccoli. Il Lecce ha finalmente un colpitore di testa (2 gol su 2), qualità necessaria per una squadra che già l’anno scorso optava spesso per i cross. Oltre alla rete, Krsto, ancora di testa, ha sorvolato la traversa al 32’ e, nella ripresa, si è fatto respingere due tiri da Gyomber. L’innamoramento tra il Lecce e il montenegrino si descrive anche nel 79% di passaggi precisi (superiore al 72% di media avuto l’anno scorso col Dunajska) e l’efficienza nei duelli aerei (5 vinti su 6).
La matematica non è un opinione. 😄
Siamo il brutto anatroccolo……forza 💪💪💘 Lecce
Quante partite ho visto perdere dal Lecce come la Salernitana ieri!! Finalmente sembra cambiato registro: con un po’ di giovanile sfrontatezza, voglia di giocare, tattica più fluida e un pizzico di fortuna queste partite si portano a casa!!! Forza Lecce , facci sognare ancora!!💛❤️
ottimo intervento, la salvezza passa propio da quelle partite sporche che in casa devi far girare a tuo favore, l’anno scorso vuoi per inesperienza e altro si soffriva propio in queste gare interne….vedi sale.nitana o Sassuolo…..