Il Lecce e Pantaleo Corvino sono la sorpresa dell’avvio della Serie A 2023/2024. Il giornalista della Gazzetta dello Sport, nell’approfondimento in cui si simula una lettera scritta al destinatario, tesse le lodi dei giallorossi nell’anno della miglior partenza in Serie A a 11 punti. “Mi complimento ma ancora di più per l’intuito visionario che ha sempre caratterizzato il suo mestiere di cacciatore di talenti – descrive Garlando”.

E poi il paragone tra il lavoro di Corvino e gli algoritmi, guida nella scelta dei calciatori al giorno d’oggi. “Un’eresia. L’algoritmo pensa ma non vede”, così si era espresso il responsabile dell’area tecnica. L’esempio portato è la conoscenza di Vlahovic. Corvino era andato a Belgrado per studiare Milenkovic, poi approdato alla Fiorentina, ma in quella partita il tecnico del Partizan lanciò in campo il giovanissimo Dusan Vlahovic. L’attaccante fece brillare gli occhi a Corvino, che si mise subito in moto per acquistare il giovane centravanti già attenzionato dai grandi club. Con gli algoritmi, senza recarsi allo stadio dal vivo, un colpo così sarebbe stato impossibile.

Garlando conclude poi così, dedicando questa chiusura a Corvino: “Lei ha camminato, osservato, stretto mani. Lei ama la terra e gli ulivi salentini. I piedi, gli occhi, le mani sono arnesi contadini. Il calcio, che ha sottomesso gli arbitri a una macchina e il mercato agli algoritmi, ha bisogno di conservare fisicità, umanità e appassionati come lei, caro Pantaleo”.