Pantaleo Corvino risponde alla domanda su coabitazione tra successo sportivo e l’equilibrio economico-finanziario: “Dietro obiettivi raggiunti c’è tanto lavoro, in campo e fuori. Non è stata una passeggiata salutare, tenendo conto del ritorno in A disputando 70 gare senza essere tra le ultime tre e lo abbiamo fatto patrimonializzando. Abbiamo vinto un titolo Primavera tornando dalla B alla A. Dietro questi obiettivi c’è stato lavoro, in campo e fuori. Siamo contenti di essere vicini all’ultima curva per cercare di fare un’altra impresa come lo scorso anno. Sappiamo quanto è difficile, gli ultimi metri sono sempre i più difficili”.

E poi: “I talenti sono tutti all’estero? Intanto ho sempre pensato e creduto, è anche una filosofia della mia società, che il settore giovanile in un club che vuole crescere deve avere la stessa attenzione della prima squadra. Il mondo giovanile è complicatissimo, ma c’è un modello da cui prescindere. Abbiamo vinto un titolo italiano e il nostro modello è figlio di tanto lavoro e, non è la prima volta che succede a Lecce, siamo la prima squadra del Sud che vince titoli in due cicli diversi dal centro-sud in poi. Abbiamo fatto diventare delle potenzialità, qualità, dal settore giovanile al panorama internazionale. Farlo nel mondo leccese, salentino, italiano, dove le strutture sono carenti…è più complicato”.