L’indagine condotta dalla Procura di Torino sul calcio italiano sta assumendo contorni sempre più ampi, coinvolgendo numerosi calciatori di Serie A. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, il vaso di Pandora si è aperto, e il mondo del calcio rischia di deflagrare sotto il peso delle indagini in corso.
Tra i nomi più noti coinvolti, figurano quelli di Fagioli, Tonali e Zaniolo, azzurri di fama nazionale. Questi ultimi due, addirittura, hanno dovuto abbandonare il raduno di Coverciano dopo aver ricevuto un avviso di garanzia. Tuttavia, l’indagine rivela una rete ben più ampia di calciatori coinvolti, che conta almeno una decina di membri, alcuni dei quali militanti in squadre di Serie A, con almeno un altro tesserato della Juventus e uno della Roma nella schiera.
L’inchiesta è particolarmente articolata e mette in luce la presenza della criminalità organizzata dietro alle scommesse clandestine. La Procura di Torino sta indagando sulla possibilità che siti di scommesse non autorizzati operino nel sottofondo, e l’accesso a questi siti sarebbe possibile solo tramite un invito.
Queste scommesse clandestine coinvolgono somme considerevoli, con puntate che possono raggiungere migliaia di euro. La paura è che dietro a tali attività si nasconda la malavita organizzata, che cerca di trarre profitto da questa operazione illecita.
L’inchiesta penale è già in piena attività, con la squadra mobile di Torino che da mesi sta raccogliendo prove e materiale su questo presunto giro di scommesse illecite. La titolare dell’inchiesta è Manuela Pedrotta, un sostituto procuratore del Gruppo 7, specializzato in casi di terrorismo ed eversione dell’ordine pubblico.
Mentre le indagini proseguono, l’elenco dei giocatori coinvolti potrebbe allargarsi ulteriormente, mettendo a dura prova il mondo del calcio italiano. La speranza è che quest’indagine porti alla luce i dettagli di questa rete di scommesse clandestine e metta fine a questa pratica illecita che mina l’integrità del calcio.