Il Lecce resta a secco col Torino e lo fa in una partita in cui il vantaggio ospite, la sassata di Buongiorno su assist involontario di Ricci, mal coperto da Gallo, giunge in un periodo di supremazia territoriale locale. Come accaduto con l’Udinese, i salentini hanno approcciato bene alla gara nei primi 45′ costruendosi le possibilità per tirare. La stoccata subita al primo vero rischio (ancora fatale uno spiovente sulla sinistra) ha messo la contesa sui binari della fisicità voluti da Juric. Il capitano granata, sostituto di Schuurs, ha giganteggiato (11 duelli difensivi vinti e 73% di successo) al pari di Vojvoda (8 duelli vinti e 63% di successo) e il Torino ha superato il Lecce nel dato aggregato dei duelli difensivi con un 52,63% a 44,26%. 26 spazzate a 6 e 33 palle intercettate a 20 intensificano la differenza
La granitica difesa del Toro non deve però essere l’unica chiave di lettura della vittoria. E’ vero che nella ripresa il Lecce ha avuto più possesso palla (54 a 46%) ma le occasioni più nitide sono state granata. L’indice xG della ripresa recita 0.63 a 0.23 per i ragazzi di Juric con 6 minuti, tra il 53′ e il 59′ dove Bellanova (0.18), Sanabria (0.24) e Pellegri (0.10) non hanno capitalizzato occasioni per il raddoppio. Il Lecce non è riuscito nella rimonta e, su quattro tentativi, solo il tiro velleitario di Oudin (smorzato) ha sporcato i guanti a Milinkovic-Savic (0.03). Secondo i dati, poi, Pongracic poteva fare di più sul tacco volante al 76′(0.17).
Prendendo in esame tutta la gara, il Lecce ha tirato di più del Torino (10-9) anche in porta (5-2). La diversa pericolosità si esprime con l’1 a 0.69 sugli expected goals per i piemontesi. I giallorossi hanno sì giocato bene, ma volontà, impegno e sacrificio in costruzione non bastano se non c’è tecnica sufficiente e pulizia al momento del tiro. Nessuna occasione del Lecce nel primo tempo ha superato i 0.15 di pericolosità. Krstovic, da solo, ha tirato sul portiere (0.15) dopo uno slalom sì spettacolare e Banda, un po’ arruffone palla al piede, ha masticato il destro su passaggio di Gallo all’11’ (0.06) e non angolato sufficientemente premiando la spaccata di Milinkovic-Savic al 30′ (0.10).
Si era detto della precisione e della ricerca di maggior tecnica nelle azioni corali. Le cifre ci dicono questo. Il Lecce ha concluso solo nel 19,35 percento (8 su 31) delle azioni manovrate, andando sottomedia (22,8). Su cinque palle inattive, tre calci d’angolo e due punizioni, un solo tiro, quello di Banda in avvio. I tre attaccanti del Lecce, Almqvist, Banda e Krstovic, ieri schierati insieme, sono tra i tre giocatori che subiscono più falli. Ciò deve indurre i giallorossi a sfruttare meglio ogni tipo di palla inattiva. Sono arrivate delle occasioni, ma il gol da azione su palla ferma, colto da Krstovic col Sassuolo, potrà essere un’arma in più nel corso della stagione. Sottomedia anche i cross: su 22 solo 5 sono stati precisi (22,73%). Il Torino ha fatto 36,84% (7 su 19)
Gioco lento e macchinoso,manca la velocità che ci ha fatto fare delle belle gare,anche con le big è stato così ma con il toro una sconfitta che non ci doveva essere ,adesso mostrate che siete gli stessi di inizio campionato 💛❤️
Secondo l’estensore dell’articolo abbiamo perso per la fisicità del Torino, e per gli errori tecnici dei singoli, ottima analisi complessiva della partita.