Roma-Lecce non sarà una partita come le altre per Wladimiro Falcone. Il 28enne non ha mai nascosto la sua fede romanista, nata in famiglia e vissuta in infanzia senza però mai un tesseramento. Lui, nato a Roma, ha sempre voluto difendere la porta capitolina. Nel 2012, dopo la crescita del giovane Falcone alla Lodigiani, la Roma lo seguì ma alla fine fu la Sampdoria a mettere nero su bianco l’accordo con la Vigor Perconti.
Da lì, poi, iniziò la lunga gavetta del portiere nelle categorie minori fino allo spazio trovato alla Lucchese nel 2018/2019. Lucca fu la prima vera svolta di Falcone. Grazie alle sue parate, i rossoneri toscani conquistarono la permanenza in C e nella finale playout con il Bisceglie, terminata ai rigori, Falcone ne prese 3 su 5. Due anni dopo, dopo un altro tirocinio alla Samp, il portiere si consacrò in B al Cosenza. Da lì, il pass per l’università del calcio italiano, celebrata con Roberto D’Aversa sulla panchina blucerchiata. Proprio all’Olimpico contro la Roma, curiosamente, Falcone esordì da titolare in A nella stagione 2021/2022 con la Sampdoria (dopo due presenze nel finale dell’annata 2020/2021) sostituendo Audero e contribuendo all’1-1 finale.
Dopo la promozione in A dell’aprile 2022 e il mancato rinnovo con Gabriel, tornato poi in Brasile dopo una mancata trattativa col Torino, Pantaleo Corvino scelse Falcone per la porta del Lecce. Il resto è attualità: tante prestazioni sopra le righe e le mani sulla salvezza con il rigore parato a Gytkjaer a Monza prima della “guerra di posizione” di calciomercato con la Sampdoria e il ritorno a Lecce, stavolta a titolo definitivo. Con la lupa e il leccio sul petto, Falcone ha già difeso la porta al Foro Italico nel 2-1 dell’anno scorso, gara in cui i salentini, nonostante l’espulsione di Hjulmand alla mezz’ora, tennero in vita la partita fino alla fine. Il portiere uscì dallo stadio del cuore con una prestazione da 7, opponendosi a numerosi sussulti romanisti soprattutto nella ripresa in superiorità.
Grande Falcone un record contro Lukaku
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