INIZI. “Ero allenatore dell’FC Ferizaj quando ho visto Ylber Ramadani la prima volta: era un ragazzo tranquillo, mi piaceva come correva e mi sono avvicinato a lui chiedendogli se voleva unirsi a noi. Lui ha subito accettato ed il giorno dopo è venuto al primo allenamento con la squadra. Anche se era giovane, lo portai in prima squadra ad allenarsi, quando aveva solo 15 anni. Si è allenato con noi dal lunedì al venerdì, sabato ha giocato con le giovanili, poi lunedì è tornato ad allenarsi con la prima squadra”.
PUNTI DI FORZA. “Mi piaceva la dedizione che metteva quotidianamente negli allenamenti, la sua professionalità: era molto dedito al lavoro, non perdeva mai una sessione, era un grande lavoratore e disciplinato. Questo anche nella vita privata, dove era molto attento ed ordinato”.
CRESCITA. “Può ottenere ancora di più di quello che ha raggiunto fino ad adesso: si vede anche con la Nazionale albanese. Oltre che con il Lecce, club dove è uno dei migliori della rosa.
INTER. “Questo suo percorso giustifica l’interesse di un grande club come l’Inter. Credo proprio che possa giocare senza problemi anche in una squadra così, perché non ha paura di nessuno. Come dicevo poi, è un gran lavoratore e per questo penso e sono sicurissimo che Ylber Ramadani sia oggi stesso pronto a dire la sua in un top club europeo”.
Non interessa all’Inter…..che attenziona due giovani di cui ha il diritto di recompra. Giovanni Fabbian del Bologna e Diego Squizzato del Pescara….l’obbiettivo interista è avere più Italiani nella rosa