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QdP – Falcone e l’istinto da centravanti

L'articolo di Tonio De Giorgi per Quotidiano

“L’eroe, sportivamente parlando, dell’ultima giornata di campionato è stato Wladimiro Falcone, senza nulla togliere a Piccoli che ha trasformato il calcio di rigore che è valso il pareggio del Lecce contro il Bologna, al fotofinish. Ma il protagonista di giornata è stato lui: Vladi. Nell’ultimissima azione della partita ha chiesto a D’Aversa se poteva andare in area. Permesso concesso. Avere un uomo in più in area avversaria rappresentava un pericolo ulteriore per chi deve difendere. Pericolo che sembrava scampato. Doveri, però, ha concesso qualche secondo di gioco in più e voilà, ecco l’episodio che ti cambia la partita, che arricchisce la storia del calcio con protagonisti inediti. Anzi: meglio dire in ruoli inediti. Portieri alla ricerca di gloria in area avversaria. È la prima volta, almeno in Italia, che un portiere si procura un calcio di rigore”.

Così Il Nuovo Quotidiano di Puglia in edicola oggi racconta l’ultimo pareggio del Lecce: è la prima volta in Italia che un portiere si procura un calcio di rigore.

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tifosololecce
tifosololecce
4 mesi fa

Di sicuro un prospetto molto interessante per il futuro, ad oggi Falcone deve migliorare nel posizionamento sui calci piazzati e nelle uscite. Contro il Bologna è più errore di posizionamento che estro dell’avversario. In ogni caso secondo me ha le basi per vestire in un futuro la maglia azzurra. Ragazzi con il suo spirito di abnegazione e sacrificio sono rari nel calcio moderno, in mezzo a tutti questi viziati da un milione di dollari sapere che ci sono ancora professionisti come lui rincuora.

Geronimo
Geronimo
4 mesi fa
Reply to  tifosololecce

Ma ci dici, lei è probabile che non ha mai giocato al football, non è colpa ma del portiere se chi tira riesce a fare passare il pallone sulla barriera si tratta di specialisti sui calci piazzati, la prova che sono rari i gol fatti in quel modo,

tifosololecce
tifosololecce
4 mesi fa
Reply to  Geronimo

Non è questione di saper o meno giocare al “football”, se il portiere si piazza a pochi passi da primo palo lasciando il 75% della porta libera, non serve Pelé per segnare.

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