IL MOMENTO. “Quanto mi piace Falcone. E’ stato determinante lunedì scorso ad Empoli, ha salvato il pareggio del Lecce con il gran finale, ma io ho avuto l’opportunità di vedere dal vivo quello che aveva fatto al Via del Mare, contro il Bologna. Io c’ero e l’ho visto partire dall’area di rigore del Lecce per correre con convinzione verso la porta avversaria, nella speranza di essere determinante, come di fatto è stato, per la propria squadra. Aveva una carica straordinaria con la quale voleva contagiare i compagni. Ha cercato il gol, mettendo in crisi i difensori avversari. La speranza, magari, era quella di un colpo di testa decisivo. Invece ha procurato il calcio di rigore, come mai era successo in Serie A da parte di un portiere. Ed è stato vincente ancora una volta. E’ un momento magico”.
NAZIONALE. “La scuola italiana dei portieri è una grande scuola e sta vivendo un momento felice. Come Falcone abbiamo ragazzi di valore come Caprile, Di Gregorio. I nostri allenatori dei portieri hanno un grande bagaglio tecnico. La concorrenza per la Nazionale è spietata. Ma attenzione, ci può essere magari il piacere della convocazione in azzurro, è bello stare pure dietro le quinte, ma per il posto in squadra ne ha almeno per altri dieci anni”.