Diciamoci la verità: fino al tacco di Arnautovic ed al successivo gol di Barella tutti, nel guardare Inter-Lecce, pensavamo “che orgoglio!”. Esclusa un’ultima parte di gara in cui i giallorossi sono stati colpiti nel miglior momento e affossati dal rosso a Banda, gli stessi erano riusciti sempre a rispondere colpo su colpo all’Inter. Subendo un gol evitabile e abbastanza fortunoso (nonché nato da fallo inesistente), soffrendo la qualità del giro palla interista ma senza mai crollare e creando sei o sette presupposti per passare in vantaggio o pareggiare.
In pochi, pochissimi a San Siro hanno fatto meglio quest’anno, ecco perché l’undici di Roberto D’Aversa esce rinforzato nello spirito, nelle idee e nelle abilità dalla Scala del calcio. Al contempo è chiaro che gli aspetti da migliorare non siano certo pochi, come pochi non erano dopo la vittoria con il Frosinone. Tutte componenti di un processo dal quale una squadra così giovane non può esimersi dalla prima all’ultima giornata di campionato.
Ora, il tempo di digerire i (pochi) panettoni concessi, e Strefezza e compagni si lanceranno nel prossimo appuntamento, che se non sarà un Everest da scalare un Monte Bianco lo è comunque di certo. Trasferta a Bergamo, difficile ma non impossibile come d’altronde è ogni appuntamento di un campionato tutt’altro che in discesa. A patto di fare il Lecce.
Fossi in Sticchi Damiani chiamerei tutti gli allenatori da tastiera a guidare il Lecce…
A volte non si capisce che partite guardate. Primo tempo regalato, Inter ha giocato ad una sola porta e tiro al bersaglio, secondo tempo svegliati un pochino dopo i cambi.
Ma davvero!!!
Un buon Lecce!!!!!ma a vincere sono gli altri 😂
Un Lecce davvero strepitoso senza timori referenziali.
Iniziamo da questa ottima prestazione x il proseguo senza alcun timore.
Io proverei il tandem Krstović-Piccoli insieme, in attacco.Tanto non abbiamo nulla da perdere.
Invece abbiamo solo da perdere ciò
che si è guadagnato fino ad ora se non si fa tanta attenzione. C’è un intero girone di ritorno da giocare. Abbiamo dimenticato lo scorso campionato? Con 10 punti di vantaggio sulla zona B ci siamo salvati alla penultima partita. Quindi c’è poco da fare prove, si è andati discretamente bene fino ad ora, con due frecce sulle catene degli esterni ed una punta. Due punte solo in casi in cui si deve recuperare la partita negli ultimi 15/20 minuti. Alla fine puoi mettere anche quattro punte ma se non arrivano palloni…
Io intendevo solo per questa partita, per sperimentare. Ovviamente sono cose che il mister deve vedere e provare in allenamento.
Questo e’ il problema, un buon Lecce, a cui l’Atalanta non vede l’ora di fare la festa.
Se la giocheranno, l’importante è avere coraggio e non tirarsi indietro. Poi i valori tecnici saranno quello che saranno e i problemi vanno affrontati. Partita per partita.