Lecce-Cagliari di ieri non sarà magari stata la miglior partita giocata dai giallorossi quest’anno, anche se in caso di vittoria i salentini non avrebbero certo rubato nulla alla luce di quanto visto sul rettangolo verde. C’è però un aspetto, tra i vari positivi, che emerge in primo piano: la prestazione sontuosa, soprattutto in chiave offensiva, dei due terzini. Aspetto che, soprattutto sotto il profilo tattico, sta divenendo sempre più una costante.
Quella con i sardi è stata infatti la miglior prova di un percorso di crescita che vuole un gioco capace di puntare sì sul gioco sulle fasce, e questa non è una novità, ma con terzini di gran lunga più sganciati che in passato. A volte a turno, altre addirittura in tandem, con i sardi Gendrey e Gallo hanno funzionato da ali aggiunte, sfruttando certo la capacità e la tendenza ad accentrarsi di due esterni/fantasisti come Oudin e Strefezza. Dribbling, corsa, cross e conclusioni, merito di una mentalità ed in un’identità coraggiose e ben definite. Elementi che hanno registrato livelli mai visti primi e che avrebbero meritato ben altri esiti in termini di collettivo.
I risultati più evidenti sul piano del singolo sono certamente stati il gol di Gendrey (miglior modo di festeggiare il fresco rinnovo), seppur arrivato su calcio piazzato, e le due migliori discese di Gallo tra fine primo tempo ed inizio secondo. Nella prima occasione il siciliano, liberato da Kaba, ha quasi propiziato l’autogol di Augello, non arrivato per questione di centimetri, nella seconda si è mangiato un gol laddove avrebbe potuto e dovuto far meglio.
Il francese, d’altro canto, è mancato invece in una sola occasione, difensiva e anche in questo caso da fermo, perdendosi l’Oristanio-gol. Un errore giunto sul più bello, nella partita più bella, e senza il quale staremmo forse parlando di un successo in una delle migliori gare stagionali dei salentini. Soprattutto grazie alle scorribande dei proprio fluidificanti.
Si ma diteglielo a Gallo che si può provare a tirare anche di destro di fronte alla porta!!!
Sto ragazzo sul piede destro non ha mai lavorato altrimenti sarebbe un ottimo terzino!
Riguardo alla squadra, dal 60 esimo in poi ( salvo nelle prime 5/6 giornate) si perde !
A livello di azioni d’attacco, i centrocampisti non occupano l’aria di rigore come facevano con Liverani , la pretesa di far giocare l’attaccante boa e spalle alla porta invece di giocare negli spazi e verticalmente è per me sbagliato e improduttivo ! Una volta c’era Zeman che faceva incrociare le 3 punte creando movimento in attacco!
mai le due punte
La fiducia non deve mai mancare, specie per una squadra giovane come la nostra!
Ieri giocavamo col 4231…e quindi potevano spingere di più
Per un tempo solo però, nel 2 tempo erano tutti ddurmesciuti e non soltanto i terzini, tocca ni spieganu a D’Aversa ca le partite durane 90 m
Gallo dopo le gare in panchina sembra un altro….
Si sprigiona i terzini, peccato che però non sa’ballare con le punte non si vede mai uno scambio tra loro,una sponda ognuno per conto proprio…. E quandu segnamu cusi….!??
Concordo. Per vincere… bisogna sprigionare le punte..
Guardando la foto del servizio ho capito il senso del detto “Non ti allargare…. tanto ti tengo per le p a l l e”! 😉😂
I nostri ragazzi devono avere più fiducia nelle loro potenzialità. Quando ciò avverrà, anche le cosiddette grandi squadre tremeranno, arbitri permettendo
Campioni del mondo 🤣