Così Paolo Condò dagli studi del Club di Sky Calcio: “Si disse che il turnover esagerato non era praticabile, e anche in seguito le rotazioni viste — nell’Inter e non solo — hanno funzionato se limitate a un paio di pezzi”.
L’opinionista avvalora la sua tesi pensando alle rotazioni operate da Simone Inzaghi nella partita del girone di Champions League contro il Benfica: “Tre mesi dopo quella sera -riporta FcInterNews-, l’Inter è scesa in campo con otto uomini diversi da quelli abituali, e ha fatto strame del Lecce a casa sua: 4-0. La Serie A non è la Champions e il Benfica vale più del Lecce, okay, ma è netta la sensazione che un altro gradino sia stato salito, perché la profondità della rosa è il segreto di quest’Inter dominante, e insieme la garanzia che oltre alla seconda stella — ormai vicina — si giocherà forte anche per la gloria europea”.
Perché, non è vero?
Spiritoso