Dopo quasi sette anni il Lecce torna ad effettuare un cambio di panchina in corsa nella propria stagione, con l’avvicendamento in corso di formalizzazione tra Roberto D’Aversa e Luca Gotti. Una soluzione resa necessaria dopo quanto accaduto in occasione del match con il Verona, durante e dopo la partita. E che ci si augura possa avere lo stesso esito avuto dal più recente cambio in corsa registrato in casa giallorossa.
Ci riferiamo all’addio tra il Lecce e Roberto Rizzo della stagione 2017/18, quando dopo tre giornate disputate a portare alla separazione furono le dimissioni della guida salentina successivamente alla batosta subita a Catania. Seguì il (vittorioso) turno ad interim di Primo Marigliulo e dunque l’esordio di Fabio Liverani a Catanzaro, propedeutico ad una doppia cavalcata-promozione che per poco non diventò tris con una salvezza in A solo assaporata.
Per l’era Sticchi e soci non fu quello però il primo avvicendamento tra timonieri, anzi. Nel 2015/16 Antonino Asta, primo allenatore assoluto dopo la cessione del club da parte dei Tesoro, durò appena sei giornata lasciando poi a Piero Braglia. Totalmente diverso ciò che avvenne nella stagione successiva, con Pasquale Padalino che sembrava lanciatissimo prima della caduta libera post Foggia, con conseguente addio in vista dei playoff dai quali Roberto Rizzo venne eliminato senza mai perdere né vincere.
E la prima assoluta del Lecce? Nella prima stagione del dopoguerra, quella 1945/46, all’ungherese Ferenc Hirzer subentrò il connazionale Ferenc Plemich in quella che fu la sua quarta esperienza da tecnico giallorosso.
In serie A il cambio in corsa dell’allenatore non ha mai portato bene per noi
D’aversa uomo senza dignità guarda sarri….tu dopo il gesto avresti dovuto dare la dimissioni ma così facendo hai fatto doppiamente danno alla società
Oimme pueri a nui oimme scendimu in B
nu spetti l’ura, zecca