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Gotti, da ricercatore del calcio ad allenatore: un lungo percorso tra scommesse e accademia

Il profilo del nuovo allenatore del Lecce ripercorso nella prima parte della sua carriera, fatta di lavoro dietro le quinte e conoscenze prima ben acquisite e poi tradotte in competenze

Un uomo di mare cerca la ripartenza in una terra bagnata da Due Mari. Luca Gotti da Porto Viro, sul Delta del Po in provincia di Rovigo, cercherà di risollevare le sorti del Lecce, in caduta verticale dopo la partenza sprint e in una crisi d’identità certificata dopo la sconfitta nello scontro diretto con l’Hellas Verona. Conosciuto in A per le sue esperienze a Udine e La Spezia, l’allenatore ha costruito le sue competenze ben radicate nel corso degli anni più tra i libri e nelle aule universitarie che da giocatore.

STOPPER. Luca Gotti si centrò sull’obiettivo di diventare allenatore già nella oneste carriera da centrale difensivo, interrotta anzitempo a 31 anni per sua volontà. Dopo i primi passi nella Juventus Contarina sul campo di Taglio di Donada, ha ereditato la passione del padre allenatore Dino, trasferitosi a Contarina negli anni Settanta per lavorare nello zuccherificio del paese. Gotti jr. ha deciso di iniziare tardi a giocare a calcio, scegliendo il rettangolo verde, passione insieme alle moto e alla vela, toccando infine il professionismo in Serie C con Sandonà, con promozione conquistata nel 1994/1995, e Caerano.

TITOLI E PRIME PANCHINE. Prima di mettere piede in campo e dirigere giovani calciatori, il nuovo allenatore del Lecce ha arricchito il suo curriculum con un diploma ISEF all’Università di Padova, una laurea in pedagogia a Ferrara e, prima di un corso da preparatore atletico a Coverciano, un master in management sportivo. Luca Gotti allenatore comincia dal settore giovanile del “suo” Montebelluna per poi entrare nel 1998 nello staff del settore giovanile del Milan. Da lì un arricchimento riportato a Montebelluna (Promozione), Pievigina e Bassano Virtus, dove vince il campionato di Serie D nel 2001. Poi il ritorno a lavorare con i ragazzi alla Primavera della Reggina e, per i successivi anni, da allenatore nella Nazionale Under 17.

I RIFLETTORI. Le potenzialità di Gotti valgono la scommessa del Treviso, in Serie B, nella stagione agonistica 2008/2009. I risultati negativi inducono il presidente Setten all’esonero, ma dopo un mese a guida Abel Balbo una rivolta dei giocatori indusse il patron a tornare sui suoi passi. L’ultimo, ad oggi, campionato nei professionisti della squadra trevigiana si concluse però con il 22° e ultimo posto, anticamera del fallimento. Nella rosa di quel Treviso, fino a gennaio, era presente a centrocampo anche Roberto D’Aversa.

TENACIA. Il calcio propositivo proposto da Gotti però non riesce a far breccia in cadetteria. La Triestina lo chiama il 25 giugno del 2009, ma la carica dura solo 8 partite. 1 punto in 5 gare e 4 sconfitte consecutive con 13 gol subiti valgono l’esonero e la sostituzione con Mario Somma. Lo studio, per Luca Gotti, è stato sempre un mantra. Oltre allo studio accademico, Gotti è stato docente a Coverciano al corso UEFA A. Dopo l’esonero di Trieste c’è stata, confessata al Corriere della Sera, la vera sliding door di Luca Gotti. “Il vero spartiacque del mio percorso è stato alla Triestina in Serie B – raccontò -. Non nascondo di aver avuto il ‘cattivo pensiero’ di dire basta. Poi, però, come è venuto se n’è andato e ho trovato la voglia di ripartire in un ruolo che non trovo riduttivo e mi permette di continuare ad imparare”.

UN LUNGO LEGAME. A dicembre del 2010, Gotti diventa il vice allenatore di Roberto Donadoni al Cagliari. Il legame tra i due era già iniziato prima dell’insediamento sulla panchina del Treviso. L’allora ct azzurro chiede al 56enne di fargli da osservatore durante gli Europei di Austria e Svizzera nel 2008. Gotti lavora con Donadoni, oltre che in Sardegna, a Parma e Bologna. Nella città felsinea, Donadoni subentrò a Delio Rossi durante la Serie A 2015/2016 con Corvino direttore sportivo. I destini che s’incroceranno a Lecce trovarono origine sotto le Due Torri. Gotti resterà alle dipendenze dei rossoblu per tutto il corso felsineo di Donadoni, terminato a maggio del 2018 con l’esonero nonostante una salvezza raggiunta con larghissimo anticipo.

Qui l’approfondimento sulla seconda parte della carriera di Luca Gotti.

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Paolo De Grandis
Paolo De Grandis
22 giorni fa

Saluti da Porto Viro (Rovigo) da chi giocava con Luca

Last edited 22 giorni fa by Paolo De Grandis
Franco
Franco
1 mese fa

Forza mister, forza ragazzi crediamo in voi avete tutto il Salento dietro di voi che vi spinge….onorate i nostri colori.

20230610_190919
Core presciatu UL 🇪🇦
Core presciatu UL 🇪🇦
1 mese fa
Reply to  Franco

Leva stu cacaturu ca porta sfiga… Mo perdimu domenica!

1996
1996
1 mese fa

ciucciu

20230610_190919-1710401787.9895-247x300
Ucciu la conza
Ucciu la conza
1 mese fa

Amu bitere cce spettaculu sabatu. Ieu dicu Ca forse encimu

Lu Pippi tou
Lu Pippi tou
1 mese fa
Reply to  Ucciu la conza

Santu Ronzu cu te sente Ucciu miu

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marcenaro
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